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I Carabinieri di Cles arrestano un marito violento

Si tratta di un nordafricano 28enne che aveva picchiato la donna per l'ennesima volta

L’aveva malmenata dieci giorni fa lasciando sul suo corpo, evidenti, i segni delle percosse.
Lei, però, come aveva fatto chissà quante altre volte prima, se le era tenute. Aveva deciso così per paura o, forse, come spesso succede, per proteggere il padre dei suoi due figli, per dargli un’altra possibilità.
Ieri mattina, però, la furia dell’uomo – un nordafricano di ventotto anni già denunciato per reati commessi con violenza e che, nell’agosto del 2017, era stato ammonito dal Questore di Trento proprio per maltrattamenti in danno della consorte – ha finito per allarmare passanti e vicini di casa che, preoccupati, hanno segnalato il fatto al «112».
 
Presso l’abitazione dove la coppia stava trascorrendo qualche giorno di vacanza, in un piccolo centro della Val di Non, è intervenuta una pattuglia dell’Arma.
I militari hanno riportato in qualche modo alla calma l’uomo mentre un’autoambulanza ha condotto la donna presso l’ospedale di Trento.
Interrogata, la signora ha denunciato una situazione familiare tesa per via degli atteggiamenti del coniuge, spesso inquieto, ed alcune volte violento, unicamente nei suoi confronti.
L’ultima, violenta aggressione si era verificata in Trento, una settimana prima: il suo occhio tumefatto e le ancora evidenti escoriazioni sulle sue braccia ne erano la testimonianza visibile.
 
La scelta della vittima di ricorrere ad un centro antiviolenza e di trovare una momentanea ospitalità, insieme ai figli, presso una «struttura protetta», ha fatto precipitare nuovamente la situazione. Ieri sera, intorno alle 20.30, la donna è rincasata per mettere al corrente il marito della sua scelta e poter prendere le sue cose.
Tale situazione ha però nuovamente fatto perdere le staffe all’uomo che, incurante della presenza di un equipaggio dell’Aliquota Radiomobile di Cles, è tornato ad aggredirla.
L’ha fatto arrivando ad impugnare un coltello da cucina. Il deciso intervento dei militari, i quali sono riusciti a disarmarlo ed a trarlo in arresto, ha evitato il peggio. 
Il ventottenne, che è stato tradotto presso il carcere di Verona, dovrà rispondere di maltrattamenti contro familiari e di resistenza a un pubblico ufficiale, oltre che di detenzione di sostanze stupefacenti.
Questo perché, quando è stato perquisito, gli è stato trovato un pezzo di hashish di circa 15 grammi.

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