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I Carabinieri di Levico Terme arrestano un truffatore seriale

Al termine di una minuziosa indagine internazionale, sono riusciti a catturare l’uomo che aveva comperato una Porsche con un assegno perfettamente falso

Soprannominandola «TigreNera», i Carabinieri della Stazione di Levico Terme hanno dato il via alla complessa attività di indagine che nella mattinata del 18 marzo ha permesso di trarre in arresto un astuto truffatore, stanandolo dal proprio covo di Pavia con l’astuzia e l’ingegno a cui, il personale dell’Arma, è giunto caparbiamente al termine di mesi di paziente e intricata opera di analisi investigativa tecnica.
L’uomo, un italiano 40enne originario della Campania, era ormai specializzato nell’acquisto di auto di lusso da rimpiazzare sul mercato automobilistico estero.
Servendosi di false identità, i suoi affari si perfezionavano in diverse provincie italiane, giungendo fino a Levico.
 
Una Porsche Macan, una lussuosa supercar che ha dato il nome (derivato dalla lingua indonesiana) all’intera indagine.
Sempre uguale la modalità utilizzata: la vittima ha posto in vendita su internet, nel mese di novembre 2018, la propria autovettura semi nuova, con l’auspicio di poter trovare un appassionato ammiratore disposto a spendere oltre sessantamila euro per il felino a quattro ruote dal colore nero fiammante.
Immancabilmente, dopo qualche giorno viene contattato da una persona che si presenta come venditore di auto della provincia di Rovigo, il quale contratta il prezzo sino a giungere all’accordo per l’acquisto della macchina, da pagare con la massima garanzia di un assegno circolare postale.
 
Tutto appare vero: il giorno seguente si presenta alla vittima l’acquirente, Mario, un uomo ben vestito e palesemente interessato alla macchina, in possesso di una carta di identità e di un gustoso assegno circolare con l’importo e il destinatario già stampato.
La prova del veicolo, una chiacchierata, un caffè per conoscersi meglio e apprezzare da entrambe le parti il vero affare.
Poi il via alle operazioni di vendita: in banca per depositare l’assegno, la telefonata all’ufficio emittente per riceverne l’esito di presunta genuinità e infine col documento di identità presso l’ACI di Trento per formalizzare l’immediato passaggio di proprietà.
Tutti soddisfatti. Temporaneamente.
 
Il giorno seguente la banca contatta il proprio cliente annunciandogli che l’assegno è completamente falso.
Ma la macchina è già andata e tra l’altro con un passaggio di proprietà già concluso.
Senza soldi e senza macchina, la vittima si rivolge disperato ai Carabinieri di Levico Terme.
Partono le indagini, precise e repentine dell’intero gruppo investigativo della cittadina.
 
Diretti dal PM Pasquale Profiti, i Carabinieri della Stazione di Levico Terme analizzano nel dettaglio tutte le operazioni raccontate dalla vittima, acquisendo ogni utile informazione dalle persone coinvolte nelle operazioni di raggiro ed evidenziando ogni dettaglio che, seppur apparentemente inutile, avrebbe poi indotto gli investigatori a delineare una giusta direzione inquisitoria.
È stata quindi ricostruita l’intera attività illecita del malfattore: il possesso e la fabbricazione di documenti di identità e titoli di credito completamente fasulli, la disponibilità di linee telefoniche virtuali, tutte intestate a persone inesistenti sul territorio nazionale.
La creazione fittizia di siti internet, tra cui quelli dell’ufficio postale emittente dell’assegno circolare.
La mancata tracciabilità dei viaggi delle autovetture acquistate, tutte portate via a bordo di carroattrezzi.
 
Accertamenti ardui, che non consentivano facilmente di associare una reale identità al responsabile ma che, come ogni illecita attività condotta in un lasso di tempo stimabile, ha lasciato emergere errori ed imprudenze che hanno ben ricompensato la tenacia dei carabinieri.
L’autovettura è stata sequestrata in Germania, in stretta sinergia con i Carabinieri per la Cooperazione Internazionale.
Il malfattore, individuato nelle sue esatte generalità ma senza una fissa dimora nel territorio nazionale, è stato quindi catturato e arrestato alle prime luci dell’alba in una abitazione sita nel centro cittadino di Pavia, a pochi passi dalla Stazione Ferroviaria da cui l’uomo si serviva come base di partenza per i suoi spostamenti a lungo raggio verso le località da colpire.
 
La collaborazione tra i militari dell’Arma e la fitta capillarità diffusa sul territorio nazionale, ha permesso quindi ai Carabinieri di Levico Terme - supportati dall’Arma locale di Pavia - di assicurare alla giustizia un truffatore di ampio calibro e di recuperare, oltre che il bene giuridico frodato alla vittima, anche ulteriori prove incriminanti emerse durante le perquisizioni e ogni altra attività di polizia giudiziaria connessa all’indagine «TigreNera».

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