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Attività investigativa di Truffe perpetrate col mezzo internet

Dallo scorso dicembre si registra in Trentino un’intensificazione di queste querele

Attività investigativa dicembre-febbraio intrapresa dalla III Sezione Anticrimine, la Squadra di Polizia Giudiziaria in ambito di Truffe perpetrate col mezzo internet.
A partire dallo scorso dicembre 2018 si è registrata un’intensificazione delle querele per truffa, dalla cui attenta disamina ci si accorgeva immediatamente che il mezzo utilizzato dagli autori nella quasi totalità di questa era internet.
Questo anche in virtù della sempre maggiore propensione dell’utente medio all’acquisto di svariati prodotti su siti web specializzati o meno.
 
Denunce formalizzate presso i nostri Uffici:
Dicembre 2018: 6
Gennaio 2019: 7
Febbraio 2019: 2
 
Al fine di contrastare il fenomeno sopra citato, l’Ufficio investigativo di questo Commissariato di Pubblica Sicurezza, mettendo in campo risorse e professionalità acquisita nel corso degli anni riusciva in più occasioni a rintracciarne gli autori.
 
Dicembre 2018: CINQUE persone deferite all’A.G.
- A seguito di denuncia per truffa legata alla vendita di autoveicoli «ringiovaniti» mediante la manomissione del contachilometri, l’attività investigativa permetteva di identificare un sodalizio criminale familiare sedente nella Provincia di Padova composto da tre nomadi sinti;
- A seguito di denuncia per una truffa legata all’acquisto di una stufa a pallet su piattaforma web Ebay con pagamento tramite bonifico bancario, l’attività investigativa permetteva di identificarne l’autore, residente nella provincia di Verona;
- A seguito di denuncia per una truffa legata all’acquisto di un paio di scarpe Nike su piattaforma Facebook con pagamento tramite ricarica carta PostePay, l’attività investigativa permetteva di identificarne l’autore, residente nella provincia di Bari.
 
Gennaio 2019: QUATTRO persone deferite all’A.G.
- A seguito di denuncia per una truffa legata all’acquisto di una Playstation su piattaforma web Ebay con pagamento tramite ricarica carta PostePay, l’attività investigativa permetteva di identificarne l’autore, residente nella provincia di Lecce;
- A seguito di denuncia per una truffa legata all’acquisto di un robot da cucina Bimby  su sito web Subito.it con pagamento tramite ricarica PostePy, l’attività investigativa permetteva di identificarne l’autore, residente nella provincia di Brindisi;
- A seguito di denuncia per una truffa legata all’acquisto di una coppia di auricolari Iphone su sito web Subito.it con pagamento tramite bonifico su conto corrente postale, l’attività investigativa permetteva di identificarne l’autore, residente nella provincia di Trento;
- A seguito di denuncia per truffa perpetrata tramite «inversione dei ruoli», l’attività investigativa permetteva di rintracciarne uno degli autori che veniva deferito per rispondere del reato di cui al’art.640 c.p., riuscendo inoltre a ipotizzare un eventuale concorso con altro soggetto identificato, alla data odierna al vaglio della Magistratura.
Tale frode, balzata ultimamente alle cronache a seguito di servizi giornalistici di «Striscia la Notizia», viene attuata contattando utenti che hanno messo in vendita prodotti su siti specializzati; i truffatori, fingendosi interessati, riescono abilmente a convincere i malcapitati inserzionisti ad effettuare una procedura su ATM di Poste Italiane o banca Unicredit al fine di ricevere quanto pattuito; così facendo però, invece di ricevere i soldi, ricaricano la carta PostePay del truffatore.
 
Febbraio 2019: QUATTRO persone deferite all’A.G.
- A seguito di denuncia per una truffa legata  alla compravendita di un’autovettura pubblicizzata su sito specializzato «Autoscout», l’attività investigativa permetteva di identificarne l’autore, residente nella Provincia di Pavia, sparito dopo aver incassato la caparra, potendo appurare inoltre che lo stesso veicolo era stato «venduto» una decina di volte;
- A seguito di denuncia per una truffa legata all’acquisto di una Playstation su piattaforma web KIJIJI.IT con pagamento tramite ricarica carta credito prepagata del Monte dei Paschi di Siena, l’attività investigativa permetteva di identificarne l’autore, residente nella provincia di Crotone;
- A seguito di denuncia per una truffa legata all’acquisto di un robot da cucina Bimby su piattaforma Facebook con pagamento tramite ricarica carta PostePay, l’attività investigativa permetteva di identificarne i due autori, residenti nella provincia di Benevento.
 
Alla luce di quanto sopra si suggerisce di evitare canali di pagamento quali carte Postepay o carte Prepagate, preferire sempre metodi di pagamento che diano garanzie sulle transazioni, ad esempio Paypal.
Relativamente alle auto prima di qualsiasi accordo visionare fisicamente il veicolo ed i suoi documenti evitare bonifici alla cieca e preferire assegni circolari consegnati in una sede ACI durante l’effettivo e contestuale passaggio di proprietà e consegna chiavi.

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