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Finto avvocato e finto carabiniere: vili truffatori di anziani

I Carabinieri di Aldeno hanno compiuto arresti, denunce e perquisizioni in Campania

Le truffe sono un reato odioso perché, oltre al danno, la vittima viene presa dal senso di colpa di essere caduta nel raggiro, tanto palese quando viene svelato; dai dati forniti dal ministero dell’Interno a farne le spese sono sempre più spesso gli anziani, bersaglio facile per i malintenzionati soprattutto quando abitano da soli.
Ed in questo scenario si sono inseriti i tre soggetti campani che nell’estate del 2018 si erano recati nel comune Trentino di Aldeno e qui ponevano le basi per il loro losco raggiro.
Nei fatti nella tarda mattinata del 21/06/2018 giunge una strana telefonata a casa di una anziana di Aldeno, la stessa «Buongiorno, sono l’avvocato XX e la chiamo perché suo figlia è rimasta coinvolta in un incidente ed è in stato di fermo presso la Caserma dei Carabinieri di Trento».
La comunicazione si concludeva con la richiesta economica di 5.900 euro quale cauzione per il rilascio della congiunta, asseritamente in stato di fermo e al fine di evitare che la figlia scontasse 6 mesi di carcere, preannunciando la visita di un sedicente militare dell’Arma che avrebbe recuperato il contante richiesto.
 
Dopo pochi minuti giungeva in casa della donna un'altra persona di sesso maschile qualificatosi come Carabiniere, al quale l’anziana signora consegnava 400 Euro in contanti, e tutti i monili d’oro che aveva in casa, i ricordi di una vita presenti in casa per un valore di Euro 2.000.
I carabinieri avvisati dalla donna resasi conto del raggiro cominciavano ad indagare per individuare i rei, i militari analizzavano le celle telefoniche ubicate ad Aldeno e Provincia di Trento individuando i telefoni cellulari presenti sul suddetto territorio monitorato.
Un lavoro certosino, ma che alla fine ha portato il suo risultato.
L’attività investigativa svolta dal Comando Stazione Carabinieri di Aldeno, e sapientemente coordinata dal Comandante della Stazione Maresciallo Maggiore Erminio Paternuosto, riusciva a individuare un sodalizio criminale composto da più persone: in particolare gli inquirenti accertavano che gli organizzatori delle truffe, risultavano telefonare da Napoli e Provincia, contattando telefonicamente le vittime, creando loro un evidente stato di soggiogazione psicologica volta ad estorcere la dazione di contanti e gioielli, fornendo contestualmente, poco dopo, indicazione ai correi, già presenti in loco, a raggiungere le residenze degli anziani parti offese.
 
L’attività di P.G. permetteva di appurare che il suddetto sodalizio criminale composto da pregiudicati residenti in Provincia di Napoli, avevano posto in essere analoghe truffe in tutto il nord Italia, tanto che nel corso dell’attività investigativa venivano accertate ulteriori truffe similari consumatesi a Trieste, Belluno, Udine e Provincia di Vicenza, successivamente ai fatti avvenuti ad Aldeno (TN) e poste in essere dai predetti.
Il quadro probatorio è quindi risultato chiaro oltre che ai militari anche all’Autorità Giudiziaria competente la quale ha emesso a carico dei rei tre decreti di perquisizione e alla persona individuata quale capo dell’organizzazione veniva emessa apposita ordinanza di custodia cautelare in carcere.
I militari della stazione di Aldeno coadiuvati dall’Arma territoriale partenopea nella giornata del 09/04/2019 notificava i decreti e la misura cautelare a carico di C M residente in Provincia di Napoli, quale soggetto presentatosi presso l’anziana di Aldeno per riscuotere la «cauzione» e contemporaneamente venivano eseguite le perquisizioni domiciliari agli altri componenti del sodalizio criminale che davano esito positivo procedendo a sequestro di 2 telefoni cellulari, 2 SIM Card e ben 10 Bancomat utilizzate dai rei per la commissione dei reati.
 
Molta la soddisfazione dei Carabinieri che da sempre promuovono tra la gente iniziative per dare suggerimenti utili a prevenire le truffe agli anziani con svariati incontri, nei circoli anziani in particolare ma in genere pure nelle varie occasioni di assise civica, anche nei centri più piccoli, per divulgare i consigli virtuosi quali ad esempio quelli riportati nel pieghevole divulgato dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Trento, in distribuzione presso i vari presidi dell’Arma e altri Uffici Pubblici Territoriali, nel quale si spiegano dettagliatamente le dinamiche, anche con alcuni esempi.
I Carabinieri sottolineano però l’importanza del contributo che i cittadini danno con le loro preziose informazioni alle Forze dell’Ordine per il buon esito delle ricerche.
Ora C.M. si trova in carcere in attesa che fornisca la sua versione dei fatti all’Autorità Giudiziaria.
Le indagini pertanto proseguono a tutto campo.

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