Donna roveretana di 43 anni trovata morta in un parco di Nago
I Carabinieri stanno interrogando l’uomo che era rimasto con lei tutta la notte. L’assessore Segnana esprime il proprio dolore
Dobbiamo premettere che la vicenda è ancora al vaglio della Procura della Repubblica e perciò tutto quello che scriviamo potrebbe essere aggiornato presto anche in maniera importante.
Quello che sappiamo è cha stamattina un uomo di 50 anni di Rovereto ha chiamato i Carabinieri perché aveva trovato la moglie senza vita dopo aver passato la notte accanto a lei nel parco di un locale di Nago Torbole.
Secondo la sua versione, avevano trascorso la notte nelle sdraio del locale, informando i titolari del locale della loro presenza.
I Carabinieri sono intervenuti immediatamente e, dopo aver notato che la donna presentava i segni di varie lesioni, soprattutto al viso, hanno segnalato l’episodio alla Procura della Repubblica di Rovereto e trattenuto il marito nella caserma di Riva del Garda come «persona informata dei fatti».
L’uomo è stato già interrogato dagli inquirenti e attendiamo novità per aggiornare la notizia.
L’assessore Segnana: «Profondo dolore e impegno per una comunità più sicura»
Di seguito riportiamo le parole dell’assessore provinciale alle politiche sociali Stefania Segnana che ha commentato la notizia della donna trovata morta a Nago.
«Profondo dolore per quanto accaduto a Nago, con la morte di una donna avvenuta con una dinamica sulla quale gli inquirenti stanno cercando di fare chiarezza.
«Al di là delle eventuali responsabilità, che saranno accertate, la cronaca di oggi ci invita ancora una volta a ricordare che si deve ancora investire, con progetti mirati e con iniziative concrete su tutto il nostro territorio, sui temi della legalità, della non violenza, del rispetto delle persone e in particolare delle donne e dei soggetti più fragili.
«Tutti, le istituzioni pubbliche ma non solo, devono sentirsi investiti di questa responsabilità, perché è la comunità nel suo insieme che deve dare una risposta. Noi siamo fermamente intenzionati a proseguire nell’impegno di rendere il Trentino più sicuro.»
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