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Controlli a stazioni e treni di Verona, Vicenza, Trento e Bolzano

73 pattuglie della Polfer identificano 591 persone, scortano 23 treni, denunciano 4 persone, sequestrano 25 grammi di stupefacente e altro ancora

591 persone identificate di cui 135 con precedenti di polizia, 73 pattuglie impiegate per controlli in ambito stazione, 23 treni scortati e 4 persone denunciate, 25 grammi di sostanza stupefacente sequestrata e 4 soggetti sanzionati amministrativamente ed allontanati dagli scali ferroviari ai sensi del Decreto Sicurezza.
È questa in sintesi l’attività che ha visto impiegati gli uomini della Polizia Ferroviaria del Compartimento di Verona nelle quattro province di competenza, Verona, Vicenza, Trento e Bolzano, nella giornate del 29 e 30 ottobre.
Nella stazione di Bolzano, l’attività straordinaria di vigilanza e controllo da parte della Polizia Ferroviaria, è stata effettuata con l’ausilio dei militari dell’Esercito, appartenenti al dispositivo «Strade sicure» e di unità cinofile della Guardia di Finanza, il cui apporto è risultato prezioso ed indispensabile nella scoperta delle sostanze stupefacenti occultate negli effetti personali dei viaggiatori.
Tra i denunciati, un cittadino gambiano, regolare sul territorio nazionale, è stato individuato ed identificato nel sottopasso ferroviario della stazione di Bolzano.
 
Controllato è stato trovato in possesso di sostanza stupefacente tipo marijuana, poi sequestrata.
Un cittadino, italiano, è stato «segnalato» dal cane della GdF e dal conseguente controllo è stato trovato in possesso di sostanza stupefacente, tipo marijuana e hashish, che lo stesso ha dichiarato detenere per uso personale.
Sequestrata la droga, l’individuo è stato segnalato al locale Commissariato del Governo.
Presso la stazione del Brennero, nel corso di uno dei numerosi controlli disimpegnati a bordo treno dalla Polizia Ferroviaria, sono stati individuati due soggetti stranieri, padre e figlio, risultati in possesso di documenti di identità italiani alterati, utilizzati allo scopo di entrare in territorio austriaco.
I due soggetti sono stati pertanto deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria e messi a disposizione dell’Ufficio Immigrazione per gli aspetti di specifica competenza.

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