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Trento: ingoia gli ovuli di eroina davanti agli agenti, arrestato

Ventiquattrenne pedinato da piazza Dante a via Lampi e sorpreso su un'auto in sosta mentre contrattava la cessione di alcune dosi

Verso le 12.15 dello scorso 8 novembre, durante un controllo del territorio finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti in prossimità di edifici scolastici («Progetto Scuole sicure»), gli agenti del Nucleo civico della polizia locale di Trento hanno notato un individuo che, per atteggiamenti e frequentazioni, era presumibilmente dedito allo spaccio.
Da piazza Dante, l'uomo era diretto verso il sottopasso che da via Dogana porta verso via Lampi.
Alla luce delle numerose segnalazioni riguardanti lo spaccio nei giardini di piazza Dante, presidiati quotidianamente dalle varie forze di Polizia, e dell’atteggiamento furtivo e sospetto del soggetto, gli agenti hanno deciso di seguirne gli spostamenti.
Percorsa via Lampi dal lato del dormitorio universitario, l'uomo, O.O., nigeriano, 24 anni, senza fissa dimora sul territorio nazionale e in attesa dell’accoglimento della richiesta di permesso di soggiorno, ha imboccato corso Buonarroti in direzione sud.
 
Salito su un'autovettura in sosta, ha iniziato a contrattare la cessione di alcune dosi di sostanza stupefacente con un giovane trentino proprio di fronte all'edificio scolastico della scuola media «A. Manzoni».
Il soggetto aveva in mano dei piccoli ovuli di cellophane e nell’altra mano stringeva venticinque euro in contanti.
Alla vista degli agenti che, nonostante operassero in abiti borghesi, erano conosciuti dall’extracomunitario, con un gesto repentino ha ingoiato le dosi di sostanza stupefacente che teneva nella mano destra.
Portato all’ospedale Santa Chiara di Trento, è stato sottoposto ad esami radiodiagnostici che hanno confermato la presenza nello stomaco di numerosi corpi estranei riconducibili agli involucri ingeriti.
 
È stato quindi ricoverato in stato di fermo, sia per consentire di recuperare le dosi di stupefacente che per tutelare la sua salute visto che, in caso di rottura degli ovuli, le conseguenze potevano essere letali.
Sono stati quindi recuperati 27 ovuli contenenti una sostanza che, da una prima analisi risulta essere eroina, per un peso complessivo di 7,51 grammi.
Ottenuta la prova dell’attività di spaccio, O.O. è stato arrestato e trattenuto altri due giorni in ospedale fino alla completa evacuazione degli ovuli.
Nel pomeriggio di ieri, su disposizione del magistrato, è stato condotto nella casa circondariale di Trento in attesa di giudizio.
È stata inoltre sequestrata una somma di 215 euro, presumibilmente il provento dell’attività di spaccio nella mattina precedente al fermo da parte degli agenti.

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