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Strage di Lutago, la nota della Procura della Repubblica

La ricostruzione dell'incidente – L’investitore rischia fino a 18 anni di carcere

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La Procura della Repubblica di Bolzano informa di aver avviato immediatamente dopo il grave incidente avvenuto a Lutago le indagini preliminari.
Nel corso della mattinata il pubblico ministero incaricato ha partecipato a un sopralluogo e ricostruito la dinamica dell’incidente sulla base degli elementi attualmente a disposizione.
Le vittime sono tutte scese da un autobus che proveniva da Cadipietra ed era diretto in direzione Sud.
Il luogo dell’incidente si trova a Lutago di Sopra, era illuminato, con un limite di velocità di 50 km e in prossimità delle strisce pedonali.
L’autista del bus si è fermato in un punto della strada indicato come fermata per autobus.
Per arrivare al loro albergo le vittime dovevano attraversare la strada e percorrere alcuni passi in direzione nord. L’autovettura proveniva da sud.
 
Allo stato attuale non è del tutto chiaro a quale altezza della carreggiata è stato colpito il primo pedone.
Subito dopo l’investimento il guidatore ha perso il controllo della propria autovettura ed è andato a collidere contro un mucchio di detriti sul margine destro della strada.
Sulla base della dinamica finora accertata è da ritenere che l’autovettura procedesse in eccesso di velocità. Verrà valutata un’eventuale perizia per determinare la velocità tenuta dal veicolo.
L’autovettura ed il telefono cellulare dell’indagato sono stati sequestrati. Il materiale probatorio verrà analizzato nei prossimi giorni.
Il guidatore è stato sottoposto ad un test con etilometro. Il test ha dato come esito la presenza di un tasso minimo pari ad 1,97 g/l di alcool nel sangue. Sono stati altresì prelevati campioni di sangue ed urina.
 
In mattinata, presso l’ospedale di Bolzano, sono state eseguite le ricognizioni cadaveriche. Le cause di morte sono chiare, pertanto non sarà necessario procedere ad autopsia.
Non appena le salme verranno riconosciute dai parenti verrà dato il nulla osta alla sepoltura.
Due ulteriori vittime si trovano in grave pericolo di vita.
L’indagato è stato arrestato per la violazione dell’art. 589-bis codice penale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza e dalla pluralità delle vittime con una pena edittale massima prevista pari ad anni 18 di reclusione, e attualmente si trova ricoverato presso l’ospedale di Brunico.
Non appena possibile verrà trasferito presso la Casa circondariale di Bolzano. Nel corso della mattinata di domani la Procura della Repubblica formulerà la richiesta di convalida dell’arresto.
L’udienza di convalida si svolgerà presumibilmente nella giornata di martedì o mercoledì.

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