Polizia Ferroviaria, operazione «Oro rosso»
Due tonnellate di materiale polverizzato di cavi di rame e 7 indagati: questi gli esiti di una giornata di controlli sui furti di rame in ambito ferroviario
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Due tonnellate di materiale polverizzato proveniente dalla macinazione di cavi di rame recuperato, 2.056 persone controllate, 7 persone denunciate, 13 sanzioni amministrative elevate per un importo totale di 6.506 euro: questo il bilancio dell’operazione «Oro Rosso» organizzata dalla Polizia Ferroviaria in tutto il territorio nazionale per il contrasto al fenomeno dei furti di rame in ambito ferroviario.
L’attività ha visto l’impiego complessivo di 703 operatori e si è tradotta in 295 controlli ai rottamai, 157 servizi di pattugliamento lungo le linee ferroviarie e 55 su strada.
In particolare a Torino, personale Polfer nel corso dei controlli, eseguiti all’interno di una ditta nel torinese, ha indagato in stato di libertà il titolare, in materia di reati ambientali, per attività di gestione di rifiuti in assenza di idonea autorizzazione.
Il controllo ha portato al sequestro di un impianto definito «mulino», utilizzato per la granulazione e macinazione di cavi di rame, e di 4 cassoni metallici contenente rame e plastica polverizzati per un totale di circa 2 t di materiale provenienti dal medesimo impianto, il tutto utilizzato senza le rispettive autorizzazioni; il titolare è stato anche sanzionato amministrativamente per oltre 2.580 euro.
Ad Alessandria gli Agenti Polfer hanno indagato il titolare di una ditta metalli per eccesso di stoccaggio istantaneo RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche).
In Sicilia la Polfer ha indagato 3 persone, titolari di alcune ditte nel catanese, non autorizzate per la gestione dei rifiuti.
Ad Agrigento l’Operazione «Oro Rosso» è coincisa con l’apertura dei sigilli da parte della Polfer di un’area precedentemente sequestrata al fine di consentirne la bonifica.
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