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Operazione della Guardia di Finanza di Trento: «Vinculum»

Sgominate dalle Fiamme Gialle trentine quattro organizzazioni contrabbandiere dedite al traffico internazionale di sigarette

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Quattro anni di indagini su tutto il territorio nazionale ed all’estero, coordinate dal Procuratore Aggiunto della Procura della Repubblica di Bolzano, dott. Axel Bisignano, nell’ambito dell’Operazione «Vinculum», attraverso le quali gli investigatori specializzati del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trento sono pervenuti all’individuazione di quattro organizzazioni contrabbandiere, in affari tra di loro, operanti nelle province di Milano, Monza Brianza, Napoli, Salerno, Brindisi e Bari, che, dai primi mesi del 2016, hanno importato in Italia ingenti quantitativi di sigarette di contrabbando dall’Europa dell’est, attraverso il valico del Brennero, dalla Grecia e dalla Malesia via mare, destinate essenzialmente al mercato clandestino nazionale.
Nel corso dell’indagine sono state complessivamente sottoposte a sequestro oltre 20.000 kg di sigarette - marca «Marlboro», «Regina», «@Mail», «Richman», «D&B», «Gold Mount», «Regal», «Compliment», «Winston», «L&M» e «Minsk Super» - del valore di circa € 4.600.000 e corrispondenti tributi evasi pari a circa € 3.800.000.
 
Fra le «stecche» sequestrate, erano presenti sia 3.550 kg di sigarette contraffatte di scarsa qualità, in quanto normalmente confezionate a mano e contenenti livelli molto più alti di catrame e monossido di carbonio, sia le c.d. «illicit whites» cioè sigarette fabbricate legalmente nel Paese di produzione, dove il consumo è minimo se non inesistente, ed esportate per essere vendute in modo illecito in altri paesi, tra cui l’Italia, dove sono in vigore divieti o limitazioni al loro commercio, generalmente perché non rispondono agli standard qualitativi.
Sono stati, inoltre, sequestrati 10 automezzi, tra i quali 3 autoarticolati ed un container utilizzati per il trasporto dei prodotti, per un controvalore pari ad € 84.000.
Uno degli autoarticolati sequestrati è stato assegnato ai Vigili del Fuoco di Trento per le attività istituzionali di competenza.
Grazie all’analisi investigativa effettuata attraverso il riscontro della documentazione sequestrata con gli elementi emergenti dalle attività tecniche e con quelli forniti dalla Police Directorate di Criminal Police Division di Koper (SLO), è stato possibile ricostruire anche il tentato contrabbando di ulteriori 12.000 kg di sigarette del valore di circa € 2.400.000 e corrispondenti tributi evasi pari a circa € 2.700.000.
 

 
Le investigazioni, condotte dai militari dell’unità specialistica del G.I.C.O. (Gruppo per l’Investigazione sulla Criminalità Organizzata) della Guardia di Finanza di Trento, si sono concentrate su quattro organizzazioni criminali composte prevalentemente da italiani, tra i quali alcuni vecchi esponenti di una delle più note «batterie» pugliesi in affari con vecchi contrabbandieri napoletani e con uno «storico» contrabbandiere operante in Svizzera.
I trafficanti, grazie all’intermediazione di complici rumeni, greci, macedoni ed albanesi, si rifornivano da organizzazioni dislocate in Grecia, Moldavia, Slovenia e Croazia, con attività delocalizzate anche nel sud est asiatico, dedite al contrabbando internazionale di T.L.E..
Nel corso dell’indagine è stata individuata anche una base logistica di smistamento, situata in Brianza, dove venivano stoccate le sigarette provenienti dalla Moldavia, per essere poi rispedite verso Napoli e Salerno.
 
Al termine delle complessive indagini, i finanzieri trentini hanno denunciato all'A.G., a vario titolo, 48 persone (3 delle quali arrestate) per associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di T.L.E. con l’aggravante del reato transnazionale, sequestrato 20 tonnellate di sigarette ed accertato il tentato contrabbando di ulteriori 12 tonnellate, per un valore complessivo di 7,5 milioni di euro e corrispondenti tributi evasi pari a 6,5 milioni di euro.
L’Operazione «Vinculum» conferma ancora una volta l’impegno della Guardia di Finanza non solo in difesa degli interessi economico–finanziari del Paese, visto che il solo commercio illecito di tabacco produce un danno erariale pari a 700 milioni di euro all’anno, ma anche a tutela della salute dei consumatori, a volte inconsapevoli destinatari di sigarette di scarsa qualità, anche contraffatte, immesse sul mercato senza l’effettuazione dei previsti controlli sanitari e fabbricate con materie prime scadenti o addirittura vietate.

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