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Operazione «Predator», ottimo lavoro dei Carabinieri di Cavalese

Sgominata una associazione a delinquere finalizzata a saccheggiare autovetture a Trento, Tesino, Vanoi, San Martino di Castrozza, valli di Fiemme e Cembra

Nelle prime ore di oggi, a Trento e Provincia, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Cavalese hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in regime domiciliare, nei confronti di 4 persone di etnia rom, con altrettante perquisizioni a carico del gruppo criminale, responsabile seriale di furti su autovetture, in trentino.
 
L’indagine è partita nella stagione invernale 2018/2019, dopo reiterati furti su autovetture, parcheggiate nei piazzali degli impianti sciistici, agriturismi e strutture sportive, nelle località delle valli di Fiemme e Cembra nonché San Martino di Castrozza.
I malviventi, infatti, approfittando dell’assenza dei proprietari, forzavano i finestrini o le portiere di numerose autovetture, per asportare i beni lasciati nell’abitacolo, tra cui bancomat e carte di credito, che venivano immediatamente usate per prelievi fraudolenti.
 
L’approfondita analisi degli eventi ha consentito ai Carabinieri di Cavalese di individuare delle periodicità nelle effrazioni, registrando una sorta di circuirto tra le aree dei delitti, lungo l’asse Trento, Tesino, valle del Vanoi, San Martino di Castrozza, valli di Fiemme e Cembra per chiudersi nuovamente sul capoluogo, dove tornavano sempre.
Ciò ha indotto prolungati appostamenti dei Carabinieri di Cavalese, culminati il 5 marzo dello scorso 2019 con l’individuazione di tre degli odierni arrestati, in località Ganzaie, mentre si stavano aggirando in parcheggi isolati.
 
Da quel momento sono state interfacciate tutte le evidenze, filmati delle video sorveglianza a bancomat e negozi, esame dei transiti sulle principali arterie provinciali e sui Passi Dolomitici, impiego di attività tecniche e scambi informativi con altri Comandi dell’Arma e Forze di Polizia, che hanno portato ad attribuire agli indagati la precisa responsabilità di 20 furti su autovettura con effrazione, oltre a 4 prelievi fraudolenti, con bancomat o carte di credito appena asportate, per complessivi 16mila euro.
 
La pericolosità del gruppo criminale trova descrizione in un episodio registrato a febbraio 2019 quando, per impossessarsi del denaro prelevato da una signora allo sportello bancomat, nel centro di Cavalese, l’hanno pedinata sino alla Piscina Comunale e, una volta scesa dall’autovettura, senza alcuno scrupolo e alla presenza di altre persone, hanno sfondato un finestrino per asportarle la borsetta, tra le urla dei presenti.
 
Il preciso quadro probatorio, raccolto dagli investigatori del Nucleo Operativo di Cavalese, è stato condiviso dalla Procura della Repubblica Trento e dal GIP del Tribunale, che ha emesso 4 provvedimenti cautelari, per il reato di associazione a delinquere, finalizzata alla commissione seriale di furti su autovetture.
L’emergenza sanitaria in atto ha determinato il G.I.P. del Tribunale di Trento a disporre per tutti gli arresti domiciliari, evitando il loro accesso al carcere.

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