Operazione antibracconaggio in 12 diversi luoghi del Trentino
Intervento del Corpo Forestale Trentino con arresti di persone e sequestro di armi clandestine
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Dopo mesi di indagini iniziate nell'estate del 2019, ieri all'alba oltre 50 unità del Corpo Forestale della Provincia autonoma di Trento, in seguito a vari decreti di perquisizione emessi dalla Procura della Repubblica di Trento su 12 diversi obiettivi sparsi in tutto il Trentino, hanno effettuato vari sequestri di armi clandestine e armi modificate per utilizzare dispositivi silenziatori non denunciati, con le relative munizioni.
Durante il controllo sono stati ritrovati e sequestrati anche strumenti per la fabbricazione di armi, attrezzatura per la cattura di avifauna, uccelli appartenenti a specie non cacciabili e quantitativi di carne di selvaggina non compatibili con i relativi certificati di detenzione e provenienza.
L'operazione si è conclusa in serata con l'arresto di alcuni soggetti per reati in materia di armi (art. 23 della legge n. 110/75 relativa al controllo delle armi) e la segnalazione alla competente Autorità giudiziaria di numerosi altri soggetti che dovranno rispondere di reati in materia di caccia (legge. n. 157/92).
Un ringraziamento è stato espresso al Corpo Forestale da parte dell’assessore all’agricoltura, foreste, caccia e pesca Giulia Zanotelli, a nome di tutta la Giunta provinciale.
«La vostra opera di vigilanza e prevenzione e è di grande importanza per un territorio come il nostro – ha detto – e contribuisce a fare del Trentino una terra attenta all' l’ambiente e alla fauna selvatica, nostre risorse preziose.»
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