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Il duello Berlusconi-Santoro ha scosso nuovamente la politica

Molti i commenti giunti in redazione, purtroppo perlopiù impubblicabili per mancanza di reperibilità email

Come si poteva immaginare, l’articolo che abbiamo pubblicato sullo show Berlusconi-Santoro-Travaglio (vedi) ha scatenato un sacco di commenti, inviati sia alla nostra redazione che su Facebook.
Abbiamo avuto favorevoli e contrari, ma la maggior parte tuttavia non è stato possibile pubblicarla perché priva di e-mail del mittente.
Qualcuno pensa che non abbiamo voluto pubblicarli perché irriverenti o reverenziali, ma come abbiamo detto non è così. Certamente non passano il filtro commenti inacettabili, ma non ci basta la tracciabilità del messaggio (l’IP lo riceviamo sempre in automatico), ma la e-mail è necessaria per verificare la paternità del messaggio e l’esistenza dell’indirizzo.

Ci spiace essere considerati di destra o comunque favorevoli a Berlusconi, perché così non è.
Semplicemente non siamo schierati e i fatti ci piace riportarli sempre, anche quando ci costa in termini di popolarità come in questo caso.
Può essere stato rispettivamente odioso o fantastico vedere il leader del PDL alla trasmissione di Santoro, ma una cosa è certa, dal duello il Cavaliere è uscito vincente, tanto vero che un autorevole personaggio comunista ha addirittura commentato così: «Santoro e Travaglio hanno fatto la respirazione bocca a bocca a Berlusconi, tanto che alla fine sono riusciti a riportarlo in vita».

Il personaggio ha semplicemente accettato una sfida impossibile e l’ha vinta. Sia per la grande audience che ha ottenuto, sia perché ha saputo contrattaccare dei giornalisti che non si aspettavano la sua reazione, ritenendolo ormai un uomo finito. Dire questo non significa essere berlusconiani.
Quando pubblicammo un pezzo a favore di una collega che aveva scritto una frase ingiuriosa nei confronti di Berlusconi (vedi), siamo stati accusati di essere comunisti.
Dunque siamo considerati di destra da chi è di sinistra e, viceversa, di sinistra da chi è di destra.
E questo ci rende onore, perché dimostra che non siamo schierati.

E’ una brutta abitudine quella di mandare i commenti senza indicare la reperibilità di chi scrive.
In pratica si tratta di commenti non troppo lontani dalle lettere anonime, dove chi lancia il sasso poi nasconde la mano.
Ad ogni modo, i commenti più pesanti sono venuti dalla Destra, quando abbiamo pubblicato l’articolo a difesa della collega Cristiana Chiarani accusata di voler uccidere metaforicamente Berlusconi con un paletto di frassino. Parole davvero dure (e non pubblicabili anche se fosse stata chiara la paternità) sia contro di noi che contro la collega.
Un personaggio, di cui siamo riusciti a risalire alla paternità, ha inviato un commento firmandosi a nome del direttore di un quotidiano locale, nella improbabile intenzione di farci litigare. Ma il suo testo era spiritoso:
«Questo articolo d'opinione virtuale è scritto così male che mi fa venir voglia di piantarmi da solo un paletto nel cuore (metaforicamente, ben s’intende...)».
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