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Pura incertezza a una settimana dai risultati delle elezioni

Le incognite dettate dal «fenomeno 5 Stelle», che potrebbe portar via voti a tutti quanti

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Ormai da giorni la politica viaggia a fari spenti. Senza il punto di riferimento dei sondaggi, a dire la verità piuttosto vaghi e poco affidabili, i candidati alle elezioni politiche iniziano ad avere un sospetto.
Un dubbio che si insinua su per la schiena e diventa un brivido di paura: e se Grillo facesse il botto anche in Trentino Alto Adige?
Il timore riguarda soprattutto le elezioni per la Camera dei Deputati. Al Senato sembra oggettivamente difficile che candidati del tutto sconosciuti possano impensierire personaggi conosciuti e navigati, forse troppo navigati.
Per la Camera, invece, c'è il timore che arrivi un vero e proprio tsunami.
A livello nazionale, Grillo e il suo Movimento 5 stelle viene dato oltre il 20 per cento. Gli ultimi sondaggi pubblicabili lo davano al 18, ma l'onda sembra salire. Fino a qualche tempo fa, si pensava che da noi Grillo avrebbe raccolto meno del risultato nazionale, ma adesso, complice il digiuno dei sondaggi, tutti i partiti hanno paura.
 
Tutti sanno far di conto. Alla Camera, il Trentino Alto Adige ha diritto a 11 seggi, ma uno, è ballerino. Cinque anni fa, infatti, l'ultimo seggio (allora erano 10) saltò all'ultimo e finì in Molise per ragioni legate all'affluenza al voto.
Tornando ai nostri 11 ipotetici posti ben remunerati al sole, sembra che la Svp sia quasi sicura di prenderne 4 (e in questo caso Mauro Ottobre, al quarto posto nella lista delle Stelle Alpine sarebbe un vero miracolato), al Pd dovrebbero andarne 3.
Per il resto, tutto dipende dal risultato del Movimento 5 stelle. Dal risultato di Grillo dipende soprattutto il futuro politico del capolista della Lega Maurizio Fugatti, che rischia di non entrare alla Camera in caso di exploit di Grillo.
 
Ma a rischiare, paradossalmente, può essere perfino Lorenzo (il Magnifico) Dellai. Se la lista montiana Scelta Civica non dovesse avere un grande risultato (ed è un'eventualità non da scartare visto che i grisentiani difficilmente voteranno per Dellai), l'ex governatore potrebbe passare ore non tranquille.
A rischiare sicuramente è la quarta in lista del Pd, Elisa Filippi, che sta moltiplicando gli sforzi in questa campagna puntando all'undicesimo posto in palio.
Guardando a destra, sicura del posto a Montecitorio sembra solo Michaela Biancofiore. Gli altri, compreso il paracadutato Del Tenno, resteranno tutti a bocca asciutta.
 
Dipende, appunto, tutto da Grillo. I grillini rischiano di agguantare uno dei seggi per la Camera lasciando a bocca asciutta gli altri.
Un posto sì, ma per fare cosa? Al di là dei verdetti degli aruspici dei numeri, resta l'incognita sul programma.
Non basta dire «tutti a casa!» o indicare le coordinate di Montecitorio ad Al Qaeda augurandosi bombardamenti terroristici.
Non basta neanche dire che bisogna tagliare i costi della politica. Sono capaci tutti.
Anche per quanto riguarda l'Autonomia del Trentino Alto Adige Grillo parlando a Trento e a Bolzano ha dimostrato (e riconosciuto) di capirci veramente poco.
Quindi vedere 100 grillini in Parlamento non è detto che sia davvero una bella cosa.
Almeno saranno una novità, anche se non è detto che tutte le novità siano buone.
 
R.D.T.

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