In un comunicato la Lega esprime soddisfazione per la decisione del TAR
Questo il comunicato della
Lega Nord Trentino.
La decisione del TAR dà ancora una
volta ragione alle posizioni da sempre espresse dalla Lega Nord
sulla moschea di Gardolo. Era palese a tutti, tranne che a Pacher,
Dellai e all'imam Breigheche, che la moschea in quel posto
urbanisticamente non era in regola. Non lo era per il luogo, per i
parcheggi che mancavano vista la ampia affluenza che si prevedeva,
ed anche perché quello è un luogo di culto, e non un edificio di
ritrovo per una associazione religiosa come lo volevano
classificare Dellai e Pacher.
Lo avevano capito anche i trentini che in 15.000 avevano firmato la
petizione leghista che chiedeva di non costruire la moschea, ed ora
finalmente la giustizia amministrativa ha dato loro ragione,
sancendo un principio molto chiaro: nessuna moschea può essere
spacciata per un luogo di ritrovo culturale, se poi c'è addirittura
una nicchia inserita nel muro orientata verso la Mecca, come il Tar
ha specificato esistere nella moschea di Gardolo.
La Lega lo aveva detto nei mesi scorsi che ad ottobre la moschea
difficilmente si sarebbe potuta aprire, e così è stato. Ciò che fa
preoccupare è invece il modo di agire di Dellai e Pacher che
permettono agli islamici di fare opere palesemente non conformi
alle regole urbanistiche. Le stesse regole urbanistiche che invece
ai trentini viene richiesto di rispettare in maniera puntuale.
In definitiva per Pacher e Dellai ci sono due modelli di leggi:
quelle per i trentini, che devono essere rispettate, e quelle per
gli islamici, che si possono violare. Ma fortunatamente il TAR
questa distinzione non ha voluto farla.
|
© Riproduzione riservata
Commenti (0 inviato)
Invia il tuo commento