Conclusa la campagna elettorale del Centrodestra
In una vera e propria adunata con i ministri Umberto Bossi e Giulio Tremonti alla Sala della Cooperazione
L'Auditorium della Cooperazione era
pieno zeppo e non si sono verificati problemi di sorta, anche se
erano state annunciate azioni di disturbo da parte di gruppi
estremisti. Solo l'Europarlamentare Erminio Boso è stato oggetto di
un uovo fresco (nell'ultima foto in basso,
ripreso di schiena, attorniato dai giornalisti che raccolgono i
suoi... commenti) di qualcuno che lo ha colpito a
tradimento sul collo. Ma quando sono venuti i leader del
Centrodestra e i ministri Bossi e Tremonti, accompagnati da due
sottosegretari e i politici locali, c'è stata un'ovazione. Bossi è
davvero popolare e la sua figura è mitica per i suoi sostenitori,
che hanno intonato il «Va' pensiero».
Fugatti e Divina hanno preso la parola con una certa emozione,
felici di aver portato al termine della campagna elettorale dei
personaggi di questo calibro.
«Sembrava un gruppo di barchette che andavano all'attacco di una
corazzata. - ha concluso Divina. - E invece siamo riusciti a
mettere in crisi la potentissima fortezza di Dellai!»
Fugatti ha presentato gli ospiti della serata, ricordando come
Dellai - al contrario - non avesse dei ministri da italiani da
invitare a conclusione della campagna. Poi ha passato la parola
agli ospiti.
Sia Bossi che Tremonti hanno ottenuto consensi a non finire. Però
non è detto che abbiano fatto necessariamente gli interessi dei
candidati del Centrodestra Trentino.
Bossi, notoriamente critico contro «Roma ladrona» e contro il
Centralismo, ha esordito con una frase che ha fatto inorgoglire i
presenti, ma certamente ha spezzato una lancia a favore di
Dellai.
«State bene qui… - ha osservato. - Ho visto delle bellissime cose.
Voi sapete come amministrarvi. Voi andate a Roma a parlare di
Trento, invece di tanti altri che poi tornano a casa a parlare di
Roma.»
Applausi a non finire, ma è inutile negare che chi ha fatto le cose
in Trentino fin qui non sia stato il Centrodestra.
Anche sui punti critici del Centrosinistra, Bossi ha saputo
cogliere puntualmente gli aspetti negativi delle opposizioni
nazionali, ma francamente non ha trovato nulla da ridire contro il
Governo Dellai. Insomma è venuto a tessere le lodi al Trentino, e
di questo tutti devono essergli grati.
Tremonti ha attaccato i temi notoriamente attaccabili del governo
Prodi e del Centrosinistra nazionale in genere. E lo ha fatto con
puntualità e cognizione di causa. In particolare ha ricordato come
Padoa Schioppa, al Festival dell'Economia, avesse detto in un suo
intervento che «la crisi dei mutui non aveva nulla da spartire né
per dimensioni né per conseguenze con quella del '29».
«E quello era il ministro dell'Economie di Prodi!» ha commentato
(applausi).
Poi ha criticato tutta la demagogia del Centrosinistra nazionale, e
dobbiamo dire che gran parte di quello che ha detto era vero.
Quanto al Centrodestra e la crisi, Tremonti ha detto che «Ci sarà
la crisi, è fuori dubbio, ma vi ricordo che c'è anche un
Governo!»
Dellai, invece, ha da tempo messo in atto le difese contro la crisi
che, come ha annunciato Tremonti, sarà dura e lunga. Anche Tremonti
dunque, che conosce le iniziative di dellai, ha trovato solo travi
negli occhi delle opposizioni nazionali, ma neanche una pagliuzza
negli occhi del Centrosinistra trentino.
Le uniche cose che ha potuto pronunciare a favore dei candidati
locali sono stati due slogan.
«È caduto il Muro di Berlino - ha detto, - cadrà anche il Muro del
Trentino.»
E ha salutato così: «Concludo con uno slogan: Con Dellai ti
pentirai, Con Divina il Trentino non declina.»
Vent'anni fa, ma Tremonti non poteva saperlo, Dellai era stato
eletto sindaco di Trento proprio con lo slogan «Con Dellai non ti
pentirai», e nessuno si è pentito. Per Divina, forse non è stata
molto felice la scelta di una «litote», cioè l'affermare un
concetto negandone il contrario.
Ad ogni modo, è stata una serata che ha certamente legato e fondato
i sostenitori del Centrodestra.
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