Elezioni provinciali: Proclamati gli eletti, con qualche correzione
Adesso Dellai può nominare formalmente la nuova giunta. - Ieri il saluto della giunta uscente e dei dirigenti (nella foto)
Il commiato.
Nella giornata di ieri il Presidente Dellai aveva convocato la
giunta uscente per la sua ultima seduta. Più che altro si è
trattato di un addio, tanto vero che alla fine il Presidente ha
convocato gli assessori, i dirigenti della Provincia e i
giornalisti, per il rinfresco finale. Infine il pranzo di commiato
del presidente con la Giunta.
La Proclamazione.
Terminate le verifiche, l'Ufficio centrale circoscrizionale ha
ufficializzato questa mattina l'esito della competizione elettorale
dello scorso 9 novembre. Affiancato da Flavio Mengoni e Damiano
Florenzano, presenti anche il dirigente del Dipartimento affari
istituzionali della Provincia, Gianfranco Postal e la dirigente del
Servizio segreteria della Giunta ed elettorale Patrizia Gentile, il
presidente Stelio Juni ha dapprima proclamato Lorenzo Dellai
presidente della Provincia autonoma di Trento e consigliere
provinciale ricordando che sono stati 165.046 i voti ottenuti dal
candidato della coalizione di centrosinistra. Di seguito è stato
attribuito il seggio all'Unione autonomista ladina, formazione che
ottenuto il maggior numero di voti validi nei comuni ladini della
Val di Fassa, proclamando eletto il candidato Luigi Chiocchetti.
Quindi, conformemente a questi risultati, sono stati proclamati
consigliere due candidati alla carica di presidente non risultati
eletti (Sergio Divina e Nerio Giovanazzi) ed i candidati delle
singole liste che hanno ottenuto uno o più seggi.
Il compito della Commissione è in prima istanza quello di
verificare che i dati pervenuti da tutte le sezioni siano stati
riportati correttamente. Quando poi si verifica che qualche
candidato al limite della soglia elettorale abbia pochissimi voti
di scarto da cli lo precede o lo segue, dispone che tutte le
preferenze vengano contate nuovamente. E' accaduto così che i
leghisti Roberto Paccher e Claudio Cìvettini, che avevano unmo
scarto di soli 8 voti (1001 a 993), si siano trovati in posizioni
ribaltate. Secondo quanto stabilito dalla Commissione elettorale,
sarà dunque Civettini ad entrare in Consiglio nel caso che Fugatti
e Boso si dimettessero permantenere la carica parlamentrare
rispettivamente a Roma e a Bruxelles.
Ecco gli eletti in ordine di proclamazione.
PATT: Franco Panizza, Ugo Rossi e Caterina Dominici;
Di Pietro - Italia dei Valori: Bruno Firmani;
Partito Democratico: Alberto Pacher, Gianni Kessler, Marta Dalmaso,
Bruno Dorigatti, Alessandro Olivi, Margherita Cogo, Luca Zeni e
Mattia Civico;
Unione per il Trentino: Tiziano Mellarini, Mauro Gilmozzi, Marco De
Paoli, Mario Magnani, Renzo Anderle, Giorgio Lunelli;
Verdi e democratici del Trentino: Roberto Bombarda;
Lega Nord Trentino: Maurizio Fugatti, Alessandro Savoi, Franca
Penasa, Enzo Erminio Boso, Mario Casna, Luca Paternoster;
Il popolo della libertà - Berlusconi per il Trentino: Pino
Morandini, Walter Viola, Rodolfo Borga, Giorgio Leonardi, Mauro
Delladio;
Civica per Divina presidente del Trentino: Claudio Eccher
Il secondo seggio ottenuto da quest'ultima formazione, come pure il
seggio della lista Amministrare il Trentino sono stati assegnati ai
rispettivi candidati presidenti, ossia Sergio Divina e Nerio
Giovanazzi.
La Giunta.
A questo punto il Presidente ha
tempo 10 giorni per formare la nuova giunta, anche se in realtà si
ipotizza che nella giornata di lunedì, martedì mattina al massimo,
scioglierà la riserva. Lorenzo Dellai ha infatti convocato i suoi
colleghi di partito per un incontro immediato nel corso del quale
esprimerà la propria idea. Per lunedì a mezzogiorno ha convocato i
segretari dei partiti che lo hanno eletto, nel corso del quale
ascolterà le rispettive istanze e, verosimilmente, concorderà una
serie di movimentazioni collegate anche con il Consiglio
Provinciale. Infatti, tra le varie carte a disposizione del
Presidente c'è anche la sistemazione delle cariche istituzionali e
della regione. Saranno due gli assessori regionali, mentre il
Consiglio avrà un presidente e un vicepresidente.
Poiché infine il presidente e il vicepresidente della Giunta
resteranno anche consiglieri, i conteggi che dovrà fare Lorenzo
Dellai dovranno tener conto anche dei primi dei non eletti che
prenderanno il posto degli assessori che dovranno dimettersi per
accettare la nomina.
Le vie di Dellai non sono infinite.
Allo stato
sembra dunque che i probabili assessori saranno tre o quattro per
il PD (Pacher, Olivi, Cogo/Dalmaso), due per l'UPT (Mellarini e
Anderle/Gilmozzi), uno per il PATT (Panizza/Rossi), uno o due
esterni, uno dei quali dell'UDC non presente in Consiglio. Le
alternative indicate con ogni probabilità andranno alla presidenza
e alla vicepresidenza del Consiglio (PATT/UPT).
La convalida del Consiglio Provinciale.
Infine ci sarà la convalida dei Consiglieri provinciali. Entro 20
giorni dalla Proclamazione degli eletti (cioè da oggi sabato 22
novembre), i Consiglieri che avranno più di una carica elettiva non
compatibile (ad esempio senatori o deputati) dovranno optare per
quale organo vorranno restare in carica. Si suppone che Divina e
Fugatti opteranno per il parlamento, di Boso invece si conoscono
solo generiche.
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