Rovereto, consegna chiavi Orto di San Marco (ex Salvaterra)
Mercoledì 1 luglio saranno consegnate le chiavi alla ditta vincitrice della gara per l'uso dell'area denominata Orto di San Marco
Il rendering della futura area.
Nella proprietà comunale, che viene concessa per 9 anni, verrà avviata la produzione del baco da seta. Prende così corpo quello che dovrebbe diventare il distretto culturale ed economico della seta a cui l’Amministrazione lavora da tempo per valorizzare un patrimonio storico della città in termini culturali, turistici ed economici.
Il «progetto seta» ha tra i suoi obiettivi anche la sperimentazione e la ricerca, per sviluppare processi produttivi innovativi con riferimento alla meccatronica, alla robotica, ma anche all’economia circolare.
L'«Orto San Marco» (ex Salvaterra) è posto in prossimità dell’area commerciale e di servizio di via Pasqui, un fondo al momento incolto e inutilizzato oltre che in uno stato di evidente precarietà, situato vicino al cimitero di San Marco.
La ditta «Lagarina società semplice agricola» di Villa Lagarina è risultata aggiudicataria per la concessione in uso del terreno di via Pasqui, e quindi procederà alla reintroduzione in via sperimentale della gelsi-bachicoltura, svolgendo attività didattiche e formative.
Sarà un «orto urbano» in piena osmosi con la città: la cittadinanza avrà libero accesso per momenti personali di relax e lettura.
L’idea è quella di sperimentare la gelsi-bachicoltura e contestualmente organizzare attività di ricerca e studio, attività didattica e formativa con scuole, famiglie e gruppi, incentrate sul tema del baco e della seta, ma anche sull’agricoltura sostenibile e sulla coltivazione dell’orto.
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