Home | Interno | Rovereto | 41° Oriente Occidente: Peeping Tom a Rovereto

41° Oriente Occidente: Peeping Tom a Rovereto

Il dittico della compagnia belga sarà accessibile a pubblici con disabilità

Dopo il primo fine settimana dei sold out, domani al Teatro Zandonai la compagnia belga Peeping Tom, con la prima nazionale di Diptych.
Lo spettacolo è stato scelto anche per la sperimentazione dedicata a pubblici con disabilità.
Alle 18 il film della compagnia Zerogrammi che anticipa lo spettacolo in programma per martedì al Giardino delle Sculture del Mart.
Inoltre apre domani l’allestimento firmato Michela Lucenti e Balletto civile che racconta alcuni cittadini di Rovereto.
Ad inaugurare il lavoro con la comunità anche l’assessora alla cultura della città Micol Cossali.
Infine, Oriente Occidente sostiene una mobilità green e accessibile.
Collaborazioni con Ruota Libera, Provincia autonoma di Trento e Remoove per biciclette muscolari, elettriche e per persone con disabilità motoria.
 
Inizia domani alle 20.30 al Teatro Zandonai per Oriente Occidente Dance Festival la tournée italiana di Peeping Tom, compagnia belga che la critica non smette di definire «unica».
Arriva con un remake di due titoli brevi preesistenti e di successo: «The missing door» (La porta mancante) e «The lost room» (La stanza perduta), creati per il Nederlands Dans Theater I nel 2013 e nel 2015.
Per la prima volta, per questa ricostruzione coprodotta dal Festival insieme a importanti istituzioni mondiali, i coreografi rinnovano completamente l’organico del gruppo.
Filo conduttore di entrambi le tematiche del tempo, della memoria e della premonizione.
I protagonisti sono stravaganti anime perse nel tempo e nello spazio alla spasmodica ricerca dell’altro.
 
La messa in scena è una carrellata di illusioni e amori perduti, un vagabondaggio nella mente le cui proiezioni sono vere e proprie distorsioni della realtà.
Il tutto avvolto in un’atmosfera opprimente, con toni da umorismo nero, nella quale riaffiorano paure primordiali.
La scenografia - come sempre accade nei lavori di Peeping Tom - è fondamentale alla drammaturgia e spesso cita l’enigmatico e seduttivo cinema di David Lynch.
Lo spettacolo è stato scelto per sperimentazioni che il Festival ha intrapreso anche grazie a Europe Beyond Access, progetto co-finanziato Creative Europe che intende aprire il mondo della danza ad artisti e pubblici con disabilità.
 
Grazie alla collaborazione con Associazione Fedora, WordUp e ABC Irifor del Trentino lo spettacolo della compagnia belga sarà infatti audio-descritto.
Inoltre sarà possibile accedere a una visita tattile della scenografia e saranno distribuiti programmi di sala in braille e adatti a persone ipovedenti.
Lo stesso spettacolo sarà inoltre reso accessibile con i Subpac, già utilizzati dal Festival dal 2019, strumenti audio-tattili che si indossano come zaini e che vibrando a ritmo permettono alle persone sorde di «sentire» la musica sulla schiena.
Inoltre, uno staff segnante composto da staff del Festival e dai volontari di ENS – da tre anni partner di Oriente Occidente – sarà disponibile all’entrata degli spettacoli per accompagnare il pubblico e spiegare l’utilizzo dei Subpac.
 
La giornata di lunedì 6 settembre inizia però già al mattino, alle 11 alla Sala Kennedy dell’Urban Center in corso Rosmini 58, con l’inaugurazione del progetto «20 DI/Versi Madrigali contemporanei», di Michela Lucenti e Balletto civile con i cittadini e le cittadine di Rovereto e dintorni, realizzato grazie al supporto del Comune di Rovereto.
Si tratta di un lavoro con venti persone dalla più disparata estrazione che si sono raccontate e messe in gioco: un’indagine tra società civile e atto poetico come ricorda il titolo stesso, che rimanda al madrigale come composizione lirica popolare scelta da Balletto Civile per la traduzione dei racconti biografici, sia all’unicità delle persone, «diverse» per genere, età, occupazione, esperienze, testimoni di un’esistenza ma anche di un vissuto strettamente legato al territorio.
 
Alle 11.30, al termine della prima esibizione ospitata dall’installazione, un momento inaugurale con il direttore artistico del Festival Lanfranco Cis e l’assessora alla cultura del Comune di Rovereto Micol Cossali, aprirà la settimana di repliche: il progetto sarà infatti aperto ogni giorno da domani a sabato 11 settembre con la presenza dei performer per due volte al giorno, alle 11 e alle 17, sempre alla sala Kennedy dell’Urban Center.
Alle 18 di lunedì 6 settembre alla Sala conferenze del Mart in programma la proiezione del film di Zerogrammi, parte del più ampio progetto della compagnia torinese, «Elegia delle cose perdute» (di cui il Festival propone anche lo spettacolo in programma il 7 settembre al Giardino delle Sculture del Mart), girato durante diverse residenze artistiche tra gli struggenti paesaggi della Sardegna: «I Poveri», questo il titolo del film, è firmato dal coreografo Stefano Mazzotta e dal cineasta Massimo Gasole.
Al termine della proiezione, il coreografo Stefano Mazzotta dialogherà con Valentina Tibaldi, responsabile delle residenze artistiche per la Lavanderia a Vapore.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande