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La fontanella di Piazza Malfatti riconsegnata ai roveretani

Il Rotary Club Rovereto Vallagarina «restituisce» la fontanella restaurata

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In copertina il sindaco Francesco Valduga con Fabio Roncati.
A pié di pagina il gruppo del Rotary Club che ha promosso il restauro della fontanella.
 
Piccole o grandi che siano, le fontane rappresentano una parte importante del patrimonio genetico di Rovereto, per la loro funzione nella storia e nell'attualità, meritevole di attenzione e di salvaguardia.
Un'attenzione particolare che il Rotary Club Rovereto Vallagarina ha voluto dedicare alla fontanella di piazza Malfatti, all'inizio dei portici che conducono al municipio, oggetto di un profondo restauro conservativo.
 
L'intervento rientra nella filosofia e nelle finalità del club promotore di molti service a carattere sociale e culturale a favore della città.
«Questa iniziativa potrebbe riservare ulteriori sviluppi in futuro. Pensiamo al coinvolgimento delle scuole per far circolare una sorta di app con geolocalizzazione in grado di aumentare il database della mappatura delle fontane e stimolare di conseguenza altri interventi come il nostro» – ha affermato il presidente del club Fabio Roncati riconsegnando alla città la fontanella restaurata dopo aver ringraziato per la collaborazione l'amministrazione comunale, il progettista e direttore lavori architetto Andrea Galvagni e Luca Bronzini titolare dell'omonima ditta di restauri.
 
Il sindaco Francesco Valduga, partendo dal concetto dei beni comuni, ha evidenziato la capacità di intrapresa dei privati, associazioni o imprese, che porta ad una collaborazione virtuosa con l'amministrazione pubblica.
«Il vostro è un contributo importante nella cura del territorio e per migliorare l'attrattività turistica di Rovereto nel segno di una partecipazione attiva della cittadinanza.
«Mi auguro che questo esempio alimenti lo spirito di emulazione e il coinvolgimento delle scuole sia un ulteriore stimolo per la comunità.»
«Sono i piccoli dettagli che fanno grande i luoghi all'interno della città. Riqualificare il territorio e mantenere vivi i piccoli arcipelaghi è un obiettivo condiviso con chi vuole migliorare la nostra città: voi lo avete dimostrato» – ha aggiunto l'assessore Andrea Miniucchi.
 
La fontana restaurata, molto gettonata da roveretani e turisti per la freschezza e la qualità dell'acqua, fu approvata dal Consiglio cittadino in data 18 maggio 1867 ed è una delle poche sopravvissute di questa tipologia ovvero con «piccolo semi-bacile pensile e getto uscente da uno scudo rotondo di pietra incassato nel muro con decorazione a baccelli e pigna nel sottocoppa».
La fontanella si presentava in uno stato di degrado assai avanzato a causa di diversi fattori che hanno provocato, oltre all'annerimento di varie parti, microfessure con caduta di piccoli frammenti di materiale.

Il primo intervento eseguito ha riguardato la pulizia della fontana dallo sporco depositato nel tempo, quindi la rimozione degli strati di calcare più resistente e di tutte le vecchie stuccature eseguite in cemento.
Il lavoro è proseguito con il restauro e il consolidamento della struttura utilizzando nuove tecniche e materiali particolari in grado di resistere nel tempo.
Un grande risultato ad opera esclusivamente di restauratrici per valorizzare, come è stato evidenziato, il lavoro femminile.

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