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Rovereto apre le porte dei Palazzi ai cittadini

Dal 29 settembre al 2 ottobre si potranno vedere edifici normalmente chiusi al pubblico e scoprire il patrimonio nascosto della città

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Torna anche quest’anno a Rovereto «Palazzi Aperti», la manifestazione che permette ai cittadini di visitare edifici normalmente chiusi al pubblico oppure di vederli sotto nuova luce.
Nell’edizione di quest’anno, il protagonista è il Chilometro delle Meraviglie, un percorso che attraversa epoche diverse, da ponte Forbato fino a Corso Bettini: gli sfarzosi ed eleganti ambienti di Palazzo Betta Grillo, i preziosi affreschi di Palazzo Candelpergher dove il mito racconto abbia soggiornato il Conte di Cagliostro, le possenti mura del Castello di Rovereto, il caratteristico cortile circolare di Palazzo Fedrigotti, l’archivio del Mart, Casa Rosmini, le quinte del Teatro Zandonai, sono solo alcuni di questi straordinari scrigni, pronti a regalare il proprio tesoro ai visitatori più attenti.
 
«Un edificio non è solo un insieme di mattoni, ma è uno scrigno che raccoglie le testimonianze della vita delle persone che lo hanno abitato, riflette il gusto dell’epoca in cui è stato costruito, testimonia la vita della città con le diverse stratificazioni che il tempo lascia» - spiega l’Assessora Micol Cossali – «Palazzi aperti è una occasione speciale che ci permette di riscoprire il patrimonio della città non solo attraverso i Musei e le sedi istituzionali, ma anche grazie alla collaborazione con i privati che permetteranno di visitare luoghi normalmente non accessibili a tutti».
Già da giovedì 29 settembre si potrà partecipare alle visite agli archivi del ‘900 del Mart, al Castello di Rovereto, alle quinte del Teatro Zandonai, agli archivi della Biblioteca storica con il laboratorio di stampa e a Casa Rosmini.
 
Il 30 settembre aprono le porte Palazzo Candelpergher e Palazzo Fedrigotti, mentre il 1 ottobre si unirà anche Palazzo Betta Grillo e la Chiesa di Sant’Osvaldo. Il 2 invece sarà possibile vedere anche Palazzo Sichart.
Quest’anno, inoltre, il programma di «Palazzi Aperti» si lega all’Art Bonus, il programma ministeriale che permette di investire in cultura: grazie al contributo volontario dei cittadini, undici dipinti a olio realizzati da Baroni Cavalcabò potranno essere restaurati e nuovamente ammirati a Palazzo Betta Grillo. Quanto viene donato si potrà trasformare in credito di imposta: il 65% di quanto versato per sostenere il progetto, potrà essere recuperato sia dai privati, sia dalle aziende.

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