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«Almeno i nomi» è il titolo significativo del memoriale

A Rovereto il 21 gennaio il via alle commemorazioni per il Giorno della Memoria

«Almeno i nomi» è il titolo del memoriale che sabato 21 gennaio, alle ore 11.30, sarà inaugurato nel Giardino Ex Catasto di via Carducci a Rovereto.
Un monumento «mobile», frutto di un lungo e certosino lavoro di ricerca, che ha permesso di recuperare i nomi, spesso i volti, dei duecentoundici civili trentini deportati nei lager tedeschi, dai quali non fecero più ritorno.
Curato dall’Associazione Culturale Mosaico, in collaborazione con l’Associazione ANPI Rovereto-Vallagarina, il monumento permette di conoscere le vittime della repressione nazifascista e di restituire loro dignità attraverso il ricordo. Scrivendo a rovereto.anpi@gmail.com o chiamando i referenti di ANPI al numero 3386496068 è possibile prenotare visite guidate.
 
L’appuntamento di sabato è il primo di una serie di eventi che la città di Rovereto dedica alla Giornata della Memoria. Martedì 24 gennaio, alle ore 10, presso l’Auditorium Melotti, le scuole secondarie di primo grado assisteranno al film «Anna Frank e il diario segreto», di Ari Folman, cura del Laboratorio di Storia di Rovereto in collaborazione con Nuovo Cineforum Rovereto e Centro Servizi Culturali Santa Chiara.
Alle ore 18, presso la Biblioteca Civica Tartarotti, lo storico Lorenzo Gardumi dialoga con Tommaso Speccher, autore di «La Germania sì che ha fatto i conti con il nazismo», a cura della Biblioteca civica Tartarotti, in collaborazione con Fondazione Museo storico del Trentino, mentre alle 21 sarà proiettato, sempre al Melotti, «La Marca su Roma», di Marc Cousins, un film documentario che utilizza materiali dell’Archivio Luce e rilegge criticamente, con uno sguardo sull’intero ventennio, il documento ufficiale del Partito Fascista su quelle giornate, prodotto nel 1923 dal regista Umberto Parisi con il film «A Noi».
 
Il 27 gennaio, alle 16, la deposizione della Corona di Alloro presso il monumento agli Ex Internati. Alle 17, nella Sala della Fondazione Caritro, in Piazza Rosmini, verrà presentato il libro di Gaetano Petraglia, «La matta di Piazza Giudia», storia e memoria dell’ebrea romana Elena di Porto.
Il volume ripercorre la solitaria battaglia di resistenza personale di Elena contro l’emarginazione sociale, le angherie del regime fascista e la persecuzione razziale, fino alla resistenza antifascista nel ghetto di Roma e la successiva deportazione ad Auschwitz dove trova la morte.
Sempre il 27, infine, alle 10 per le scuole e alle ore 20.30 per tutti, il Teatro Zandonai diventerà il palcoscenico per lo spettacolo «Aktion T vier, Non dimentico. Non perdono. Ma non odio». (Liliana Segre), lo spettacolo teatrale che il Laboratorio di storia di Rovereto insieme al Collettivo Clochart ed ANPI Rovereto-Vallagarina propongono per il Giorno della memoria 2023.
 
Uno spettacolo che nasce dal desiderio di dedicare ad un pubblico adulto ma in particolare ai ragazzi, un testo che rievochi e narri la tragicità dello sterminio degli ebrei riuscendo a coinvolgere con immagini sceniche di impatto e un linguaggio efficace.
Frutto della lettura di un considerevole numero di libri per ragazzi che raccontano, con la voce dei narratori bambini o adolescenti, le esperienze che hanno vissuto prima e durante la loro permanenza nei campi di concentramento nazisti, vedrà sul palco gli attori del Collettivo Clochart, in gran parte studenti delle scuole del territorio, e la musica eseguita dal vivo dagli allievi della Civica Scuola Musicale «R. Zandonai» di Rovereto.

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