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«LaBiciDi»: una delegazione svizzera per conoscere il progetto

Consiste in un microchip da installare sulla bici per poterla rintracciare ovunque

Cresce l'interesse per la «LaBiciDi», l'innovativo sistema che permette di installare un microchip sulla propria bicicletta, rendendola quindi sempre identificabile.
Sono già 500 le bici circolanti in città dotate di questo dispositivo.
Il sistema, già molto apprezzato a livello locale, sta suscitando curiosità e interesse anche all'estero.
Ne è una prova la visita di ieri di una delegazione della polizia svizzera, giunta a Rovereto per conoscere questo sistema di riconoscimento delle biciclette tramite chip.
 
L'incontro si è svolto presso il Comando della Polizia municipale alla presenza del Sindaco Andrea Miorandi, del comandante Marco D'Arcangelo e dell'ispettore Antonio Massa.
Sono stati illustrati i benefici e le motivazioni che hanno portato all'introduzione del sistema «LaBiciDi».
Di particolare interesse è risultato essere il dato relativo ai furti di biciclette dall'introduzione del sistema identificativo.
Nell'ultimo anno si sono verificati, infatti, un calo delle denunce di furto di biciclette e una riduzione ci circa un terzo del numero di biciclette ritrovate abbandonate sul territorio comunale.
 
Da sottolineare, inoltre, come non si sia verificato alcun furto relativo a biciclette dotate del chip.
Il sistema è stato attivato a Rovereto grazie alla collaborazione tra amministrazione, rivenditori del settore e Cymichip S.r.l., azienda specializzata nella sicurezza.
 
Il progetto è attualmente in uso anche nei sette comuni della Comunità Alto Garda e Ledro e ha portato alla creazione di un'ampia rete territoriale.
I vantaggi sono molti, per l'amministrazione, per i cittadini e per i negozianti del settore.
I proprietari delle biciclette possono avere una certificazione di proprietà del proprio mezzo e uno strumento in più contro il furto.
Attraverso un semplice sistema di riconoscimento, infatti, i vigili urbani possono associare le biciclette ritrovate al loro proprietario.
 
Il microchip può inoltre memorizzare altre informazioni, relative ad esempio all'utilizzo e alla manutenzione delle biciclette, svolgendo un ruolo simile a quello del tagliando per le automobili.
A Rovereto i punti vendita che aderiscono all'iniziativa sono: Tettamanti, Vitamina BC, Consolati, Damiata, Manfredi e Cramerotti.
 
Dal punto di vista dei commercianti del settore l'utilizzo di questo sistema permette di dare un valore aggiunto alle biciclette nuove, ritirare in modo più sicuro l'usato e segnalare eventuali furti.
«LaBiciDi» permette poi al Comune di avere un registro delle biciclette della città, controllare il parco bici ritrovate e segnalare furti accedendo ai dati nazionali del sistema.

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