La comunità della Vallagarina dà lavoro a 21 persone
Iniziano già oggi e lavoreranno per 6 mesi al ripristino e alla manutenzione di percorsi lungo gli alvei
Oggi, 15 maggio, 21 persone della Vallagarina hanno trovato lavoro per merito della Comunità della Vallagarina che ha deciso di finanziare l’occupazione attraverso l’Intervento 19.
Comprensibile la gioia dei 21 lavoratori - tra loro anche 2 donne - che a partire da oggi e sino al 14 novembre, per un totale di 6 mesi, lavoreranno per sistemare, pulire, manutentare percorsi e alvei su progetti richiesti dai singoli comuni della Vallagarina.
Ad augurare loro «buon lavoro» stamani c’era parte dell’esecutivo della Comunità con il presidente Stefano Bisoffi, il vicepresidente Roberto Bettinazzi e gli assessori Claudio Soini e Marcello Benedetti.
I 21 lavoratori sono stati suddivisi in 3 squadre: quella che copre Ala e Avio, quella di Mori, Brentonico e Ronzo Chienis e la squadra nord che comprende i Comuni di Volano, Calliano, Besenello, Nomi e Pomarolo.
A gestire e coordinare gli interventi è la cooperativa Jobs di Mori diretta da Cornelio Cavagna.
Il presidente della Comunità Stefano Bisoffi ha parlato della volontà di far fronte comune all’attuale crisi produttiva e alla contrazione dell'occupazione, una volontà molto sentita in seno all’esecutivo della Comunità, che dal suo nascere sta lavorando per creare nuove opportunità occupazionali (ne sono esempio i progetti di formazione rivolti alle donne, ai giovani e il recente progetto di lavoro estivo per gli studenti con borse di tirocinio pagate), attivando vari interventi di politica del lavoro a favore di persone che, per diverse ragioni, vedono compromessa la loro piena capacità lavorativa.
«L’Intervento 19 – ha detto il presidente Bisoffi – è stato quasi completamente finanziato dalla Comunità e in parte minore dalla Provincia (circa 300 mila euro la quota comunitaria). Non vogliamo sia un progetto fine a se stesso, è nostra intenzione portarlo avanti nel tempo, perché riteniamo siano soldi ben spesi. Inoltre la scelta di legare il lavoro alla manutenzione legata ai corsi d’acqua e quindi alla valorizzazione dell’ambiente rispecchia totalmente la volontà della Comunità di mantenere il più possibile integro il proprio paesaggio considerandolo non solo un valore identitario e storico ma anche economico e turistico.»
Alla base dell’intervento vi è la convinzione che l’inclusione lavorativa sia la precondizione pressoché irrinunciabile per un’inclusione anche sociale, per la salvaguardia dei diritti di cittadinanza e di partecipazione.
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