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Arrestato per violenza sessuale un cardiologo della Vallagarina

L'accusa è di violenza carnale di natura gerontologica – Fondamentale il supporto di un maresciallo dei carabinieri di sesso femminile

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Nella giornata di ieri i carabinieri della Stazione di Riva del Garda hanno arrestato, su ordine di custodia cautelare, Cirrincione Carlo, cardiologo cinquantenne, per i reati di violenza sessuale continuata con l’aggravante dell’abuso di autorità e del fatto che si sia approfittato di persone anziane e indifese.
Infatti vittime delle molestie, che si sarebbero ripetute dal settembre 2011 a tutt’oggi, erano cinque anziane signore ospiti delle case di riposo di Riva del Garda «Città di Riva» e di Arco «Fondazione Comunità di Arco» che con coraggio hanno narrato prima ai familiari, poi ai carabinieri le violenze subite.
 
Importante l'analisi delle delicatissime denuncie da parte di un maresciallo di sesso femminile, che ha saputo instaurare con le vittime un concreto e profondo rapporto di fiducia e di comprensione, scaturito nelle precise accuse mosse allo specialista.
Il «gerontofilo», approfittando della propria qualifica di cardiologo e della collaborazione che offriva alle case di riposo del Basso Sarca per consulti «in loco», avrebbe molestato le anziane donne palpeggiandone ripetutamente i seni (con stimolazioni e suzioni dei capezzoli) e avrebbe proferito parole sconce sempre nella solitudine dell’ambulatorio, ove dava ordine tassativo al personale paramedico di non fare ingresso mai negli orari di visita.
 
Addirittura una signora ha dichiarato in lacrime all’Arma di Riva del Garda d’essere stata costretta – con la forza ed ovviamente contro la propria volontà – a compiere un atto sessuale orale per compiacere il medico.
Tramite le videoriprese posizionate nell’ambulatorio incriminato, grazie alle dichiarazioni delle cinque anziane vittime, grazie alle testimonianze raccolte dalla viva voce dei parenti, primi destinatari delle confessioni delle madri o nonne, con le dichiarazioni del personale medico e infermieristico dei reparti nei quali il reo operava, il GIP, dottoressa Izzo, su richiesta del PM Davico, ha ritenuto di emettere l’ordinanza di custodia cautelare che imputa al medico di aver «più volte posto in essere delle manovre che esulavano dal corretto esercizio della professione medica, palesemente finalizzate al soddisfacimento dei propri impulsi sessuali».
 
Le perquisizioni poste in essere nella mattinata di ieri presso l’abitazione del medico e presso i reparti nei quali l’uomo lavora, hanno consentito di porre sotto sequestro cellulari e computer che – da una prima analisi – hanno fatto emergere la presenza di files pornografici.
Per gli stessi si attende l’esito della consulenza tecnica che sarà disposta dal PM.
 
Il Cirrincione è stato condotto nel pomeriggio di ieri agli arresti domiciliari presso la propria residenza.

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