Omaggio del Comune di Rovereto a Sandro Canestrini
Nel cinquantesimo anniversario del disastro del Vajont
«Come si possono ricordare i morti senza esecrare i carnefici?»
Se mai ci fosse ancora bisogno di capire la personalità lucida e sferzante di Sandro Canestrini, questa frase la racconterebbe meglio di qualunque biografia.
Una battuta severa, in linea con quella dirittura morale e quell'impegno etico che l'avvocato Sandro Canestrini ha sempre manifestato, in tutta la sua vita.
Questo impegno gli è valso, nel 2003, la cittadinanza onoraria di Erto e Casso (uno dei comuni segnati dall'immane tragedia del Vajont, oltre a Longarone, Castellavazzo e lo stesso Vajont).
E oggi questa vita vissuta sempre all'insegna dell'estrema coerenza e del coraggio civico è stata al centro della cerimonia che il Comune di Rovereto ha voluto dedicare all'avvocato, nei giorni in cui ricorre il 50° anniversario della tragedia del Vajont.
Canestrini, come è noto, fu avvocato di parte civile nel lungo e controverso processo che seguì il disastro, battendosi al fianco dei familiari delle vittime per il raggiungimento della piena verità storica e processuale.
La cerimonia ha visto la presenza di una rappresentanza dell'amministrazione comunale, del vicesindaco di Erto e Casso Lucio Carrara e di numerose autorità locali, rappresentanti delle istituzioni civili, cittadini.
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