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Salvare antiche piante e diventare custodi dei semi

Recuperati da «La Pimpinella»» antichi frutti come la cardendola dorata, carina, renetta champagne rosa, la pera Scipione, i fagioli della Provvidenza...

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I referenti dell’associazione «La Pimpinella» dal 2012 hanno percorso in lungo e largo il territorio della Vallagarina, cercando e ascoltando la sapienza degli anziani che ancora ricordano - e talvolta ne conservano i semi - le piante selvatiche e coltivate di antica data.
 
Ben sapendo che spesso sono proprio gli anziani i custodi delle varietà locali sopite e spesso a rischio di estinzione.
Ora il progetto «Il giardino della memoria. Antiche colture per un nuovo futuro» dell’associazione La Pimpinella assieme alla Comunità della Vallagarina si presenta al pubblico sabato 16 novembre nelle sede della Comunità in via Tommaseo a Rovereto per raccontare quanto fatto e cosa è in serbo per il futuro in una giornata interamente dedicata alle antiche varietà agricole.
 
Il programma della giornata prevede convegni tra esperti, laboratori con antichi cereali, i «fanzelti» con grano saraceno, il gusto delle mele e anche il pranzo con le antiche varietà a cura di Slow Food (10 euro il costo e per partecipare occorre prenotare al 0464/484292).
Stamani il progetto è stato presentato alla presenza del presidente di Comunità Stefano Bisoffi, l’assessore all’agricoltura Marcello Benedetti, il presidente della Pimpinella Luigi Calzà e gli assessori Angela Cattoi di Ronzo e Remo Berti assessore di Villa Lagarina.
 
Ha ricordato la politica agricola impostata dalla Comunità, il Presidente Stefano Bisoffi, rammentando che l’attenzione per questo settore non è solo tra le priorità nella stesura del Piano territoriale della comunità, ma è presente anche in molti progetti come il distretto biologico della Valle di Gresta, la salvaguardia delle api, la rete di riserva del monte Baldo, la cura al km zero nei pasti delle mense scolastiche.
«Il progetto effettuato insieme alla Pimpinella – ha detto Bisoffi – si inserisce nella filosofia di voler mantenere vive le antiche colture.»
 
Molti gli elementi distintivi dell’iniziativa come evidenziato dall’Assessore Marcello Benedetti dalla valorizzazione della memoria dei nostri anziani, alla diffusione della cultura della biodiversità, al coinvolgimento dei Comuni e anche delle associazioni di categoria e Slow Food, alla coniugazione tra l’antico sapere e la modernità con il rilevamento delle piante d’un tempo attraverso una mappatura Gps.
Luogi Calzà, presidente della Pimpinella ha spiegato con chiarezza il ruolo dell’associazione.
«Non siamo dei collezionisti e nemmeno dei nostalgici, siamo coscienti che la biodiversità va salvaguardata.»
 
Calzà nel mostrare un video in cui  Giuseppe Peterlini raccontava la coltivazione di una speciale rapa di Terragnolo ha spiegato che per la Pimpinella il vaso di semi lasciato da quell’uomo (oggi scomparso) è un eredità che va conservata in omaggio al suo lavoro di custode  e per garantire la salvaguardia di quella varietà.
I semi raccolti saranno conservati anche  nella Banca dei semi del Muse.
 
Nella Vallagarina  sono state individuate una ventina di varietà orticole e una decina di frutticole e i custodi dei semi sono 12 persone delle 28 presenti nel Trentino.
Tra loro anche dei giovani come il 19enne Riccardo Scrinzi di Volano, perché – ha affermato Calzà – questo è un settore che può anche essere fonte di guadagno.
 
Il programma di sabato 16 novembre, sede della comunità via Tommaseo a Rovereto.
Dalle ore 9 i Laboratori: «Maciniamo e impastiamo i cereali antichi» laboratorio del pane per bambini.
I «Fanzelti» con il grano saraceno, laboratorio di cucina e «Il Gusto delle mele», laboratorio sensoriale di antiche varietà di mele.
Ore 11: apertura del Convegno e saluto di benvenuto con il presidente della Comunità Stefano Bisoffi, Federico Bigaran del Servizio agricoltura della Provincia e Marcello Benedetti assessore all’agricoltura della Comunità.
Ore 11,30 «I custodi dei semi, l’esperienza , la passione» con Ala Demattio di Capriana, Marianna Potrich di Rovereto, Sabrina Malfer di Dro e Riccardo Scrinzi di Volano.
Ore 13 Pranzo con le antiche varietà a cura di Slow Food.
Ore 14,30 «Antiche varietà locali per l’ambiente,m il paesaggio, la salute, la gastronomia, l’economia» con Enzo Mescalchin della Fondazione Mach di San Michele, Luigino Pellegrini dell’Apss di Rovereto, Arca del Gusto Fondazione Slow Food per la biodiversità.
Ore 17 «Antiche varietà locali, ricchezza per il territorio» con Tiziano Fantinel associazione coltivare condividendo di Fonzaso, Klara Aichner dell’associazione Sortengarden Sudtirol di Bolzano, Teodoro Margarita dell’associazione nazionale Civiltà contadina, e Giorgio Perini dell’associazione Pimpinella di Pergine.
 
Tutti gli eventi sono aperti al pubblico.

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