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La magia della coscienza, lezione di Nicholas Humphrey

Venerdì 6 dicembre in Aula Magna di Palazzo Istruzione a Rovereto

Venerdì 6 dicembre si svolgerà a Rovereto la cerimonia di consegna dei diplomi di dottorato a nove studenti giunti al termine del percorso formativo del programma di Dottorato di Ricerca in Cognitive and Brain Sciences del Centro Mente/Cervello (CIMeC) dell’Università degli Studi di Trento.
La lectio magistralis di apertura, in lingua inglese, sarà tenuta dal celebre psicologo evoluzionista Nicholas Humphrey, professore emerito di psicologia alla London School of Economics, visiting professor di filosofia al New College of the Humanities di Londra e Senior Member del Darwin College di Cambridge.
 
Molto noto anche al grande al grande pubblico per la sua attività di scrittore, Nicholas Humphrey affronterà il tema che si trova al centro delle riflessioni dell’uomo fin dagli albori della filosofia, quello della coscienza, che lui stesso definisce «un magico mistero che alberga dentro di noi».
Come esso è possibile? Quale la sua funzione biologica? Perché è oggetto di tanta considerazione? A queste domande tenterà di rispondere Humphrey con la sua teoria della coscienza, sapientemente illustrata nel suo ultimo libro (Soul Dust, la cui traduzione è in uscita nel nostro paese), combinando neurologia e scienze cognitive per cercare di spiegare la natura della percezione e della sensazione.
 
«E' un grandissimo piacere per tutti i ricercatori del CIMeC la visita del professor Nicholas Humphrey, uno scienziato che ha fornito straordinari contributi sia alla neuroscienza cognitiva (si deve a lui la scoperta del fenomeno della «visione cieca» o blindsight, una sindrome che ha aperto la strada allo studio obiettivo della coscienza) sia all'etologia (si deve a lui la prima formulazione dell'idea che le capacità cognitive dei primati si siano evolute grazie alla spinta fornita dalla complessità della loro vita sociale, piuttosto che alla costruzione di strumenti)» ha affermato il Direttore del CIMeC, Giorgio Vallortigara.
 
«La cerimonia di consegna dei diplomi vuole rendere un giusto riconoscimento al lavoro degli allievi che hanno portato a termine con successo un percorso di formazione che li ha visti cambiare da studenti a bravi ricercatori, come dimostrano i risultati ottenuti finora» ha dichiarato il professor Francesco Pavani, Direttore del Programma di Dottorato, che ha sottolineato come la maggior parte di loro sappia già, prima ancora di ricevere il diploma, dove proseguirà la loro carriera professionale nella ricerca.
I nove neodottori, di cui quattro italiani, sono Ligia Maria Batrinca, Elia Bruni, Gabriele Sam Chierchia, Benedetta Heimler, Kyriaki Kalimeri, Giovanni Mancuso, Francesca Maule, Eva Maria Vecchi e Andreas Wutz.
 
La ricerca.
Le tesi di dottorato, che sono state valutate da scienziati di fama, italiani e non italiani, sono frutto delle ricerche che i neodottori hanno condotto nei laboratori del CIMeC e rientrano nei due settori in cui si divide il percorso della Scuola: Cognitive Neuroscience e Language, Interaction and Computation.
 
Cognitive Neuroscience
Percezione e azione.
Ormai sappiamo che siamo degli osservatori attivi e che la nostra percezione non è qualcosa di distinto dal nostro comportamento motorio.
Inoltre, sappiamo che la nostra percezione si sviluppa nel tempo e va quindi studiata come un processo continuo piuttosto che un processo discreto.
Queste nuove ricerche sui legami tra percezione e azione nella dimensione temporale offrono le basi per la creazione di nuovi modelli del funzionamento della mente umana, utili anche nell’ideazione di programmi di riabilitazione motoria e percettiva sempre più efficaci.
 
Attenzione.
L’attenzione è fondamentale nello stabilire dove dirigere di volta in volta le nostre limitate risorse cognitive.
Cosa accade nelle persone sorde? Come distribuiscono e come controllano le loro risorse attentive nell’ambiente, quando gran parte delle informazioni devono necessariamente essere registrate attraverso la vista? Le ricerche sulla percezione visiva e multisensoriale delle persone sorde in corso al CIMeC sono l’occasione per comprendere i meccanismi di plasticità cerebrale che si realizza nelle persone sorde e per impostare delle buone pratiche educative fondate sulla ricerca empirica.
 
Processi decisionali e mente sociale.
Coopero o non coopero? La complessità del quesito risiede nel fatto che la sua risoluzione dipende dal comportamento spesso imprevedibile degli altri individui.
Inoltre, la collaborazione può essere vantaggiosa, come nel caso di uno sciopero, o svantaggiosa, come quando ci troviamo tutti in coda nel traffico del rientro.
Affermatosi prepotentemente con la nascita della neuroeconomia, il ruolo delle scienze cognitive nella comprensione dei meccanismi di decisione è andato arricchendosi anche dell’idea di non trascurare la dimensione sociale, che leghi la decisione di un individuo ad un modello della mente altrui.
Pur collocandosi all’intersezione di molte discipline, ci si riferisce a questi studi con il termine cognizione sociale.
 
- Neuro-cognitive Mechanisms Mediating the Impact of Social Distance on Human Coordination (Gabriele Chierchia)
- Mechanisms of learning and plasticity across sensory modalities: insights form bilateral deafness and intense visual training (Benedetta Heimler)
- Integration of Head-Centric Optic Flow and Head Rotation Signals Account for the Perception of Surface Tilt by the Active Observer (Giovanni Mancuso)
- Haptic-based Object Directed Behaviour: the Role of the Parietal Operculum (Francesca Maule)
- Temporal Windows and Visual Capacity (Andreas Wutz)
 
Language, Interaction and Computation. Interazione uomo-macchina.
Non del tutto esplorata miniera contenente dati di ogni genere, il web opportunamente interrogato può restituirci molte informazioni su noi stessi: gusti personali, preferenze politiche, abitudini e criteri adottati nel fare acquisti.
In maniera analoga le nuove tecnologie portatili possono rivelare i nostri comportamenti sociali di interazione con gli altri.
La creazione di algoritmi che sappiamo assegnare un significato alle grandi moli di dati disponibili da queste nuove tecnologie è uno dei fronti di ricerca all’interno del Dottorato CIMeC.
 
Linguistica computazionale.
L’accuratezza e la precisione dei motori di ricerca nel restituire contenuti rilevanti sulla base di poche parole chiave è andata aumentando notevolmente negli ultimi anni anche grazie all’attività di team interdisciplinari composti da linguisti, scienziati cognitivi ed esperti di intelligenza artificiale.
Gli obiettivi sono la creazione di sistemi computazionali che, al pari di un parlante umano, siano in grado di comprendere il significato delle parole ma anche le regole di composizione del significato di una frase intera a partire dai suoi elementi, e il potenziamento dei motori di ricerca attraverso l’uso non solo delle informazioni verbali ma anche di quelle visive (per immagini).
 
- Multimodal Personality Recognition from Audiovisual Data (Ligia Maria Batrinca)
- Multimodal Distributional Semantics (Elia Bruni)
- Traits, States and Situations: Automatic Prediction of Personality and Situations from Actual Behaviour (Kalimeri Kyriachi)
- Distributional semantic phrases vs. semantic distributional nonsense: Adjective Modification in Compositional Distributional Semantics (Eva Maria Vecchi)
 
La lectio magistralis del professor Humphrey e la consegna dei diplomi di dottorati si terrà venerdì 6 dicembre alle ore 15.00 nell’Aula Magna di Palazzo Istruzione, Corso Bettini 84, Rovereto.
Interverranno il professor Francesco Pavani, Direttore della Scuola di Dottorato in Cognitive and Brain Sciences, il professor Giorgio Vallortigara, Direttore del Center for Mind/Brain Sciences e il professor Alessandro Quattrone, Prorettore per il supporto alla ricerca scientifica dell’Università di Trento.

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