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«Miorandi porta Rovereto alla desertificazione del centro»

I commercianti di Rovereto preoccupati dall’enfasi con cui il sindaco ha annunciato un'ulteriore riduzione del traffico

Quanto segue è il testo del comunicato giunto in redazione dall’Unione Commercio e Turismo di Rovereto, preoccupata dal futuro prossimo del centro storico di Rovereto.
 
La lettura delle recenti dichiarazioni alla stampa del sindaco Andrea Miorandi ha sollevato presso i commercianti di Rovereto un sentimento di forte preoccupazione per il futuro della città.
Leggere l’enfasi e l’entusiasmo con i quali Miorandi ha annunciato la riduzione a metà del traffico su via Dante ci preoccupa molto, a fronte della sempre più evidente desertificazione del centro cittadino e del sensibile calo di frequentatori che ci viene quotidianamente testimoniato da chi in centro ci lavora da mattina a sera, i nostri colleghi commercianti.
Un rilevamento serio sui flussi veicolari e pedonali verso il centro non può certo prendere in considerazione il mese di dicembre quando il Mercatino di Natale realizzato dai commercianti attraverso il Consorzio Rovereto In Centro e la mostra su Antonello da Messina allestita al Mart hanno portato in città oltre 300 mila visitatori, anche perché tutti hanno assistito al blocco pressoché costante in città durante questo periodo, non certo un calo del traffico del 50% in via Dante.
 
Una diminuzione di frequentazione in centro dovuta ad una complicata viabilità di accesso alla città, ad una strada statale perennemente intasata anche se il sindaco dice no a nuove strade.
In chiave futura ci preoccupa questa visione di sviluppo della nostra città e del territorio della Vallagarina, che ha necessità di infrastrutture e non di proclami e parole: oltre tre anni sono trascorsi dal famoso protocollo d’intesa stipulato il 26 novembre 2010 tra il sindaco Miorandi e l’allora presidente della Provincia di Trento Lorenzo Dellai ed è sotto gli occhi di tutti che quanto messo nero su bianco, con tanto di scadenziario e di finanziamenti previsti, in massima parte non è stato realizzato e neppure finanziato o progettato, in particolare per quanto riguarda proprio il tema fondamentale e urgente della viabilità.
Quello che ci lascia perplessi, in particolare, è il proclamato rapporto diretto esistente tra il calo di passaggi veicolari in via Dante, dovuto anche alla crisi e al minor utilizzo del mezzo privato da parte dei cittadini in difficoltà economiche, e il tasso di occupazione dell’area di sosta del Follone, che proprio non sta in piedi: come potrebbero starci al Follone le 450 auto all’ora in meno che sono sparite da via Dante con poco più di 400 posti auto ed un tasso di occupazione medio, parole del sindaco, pari al 70%? Se così fosse, di parcheggi ne servirebbero almeno il doppio!
 
Quando parla di «via pericolosa» dimentica di sottolineare che tale è diventata via Dante soprattutto dopo la realizzazione della pista ciclabile bidirezionale, che crea molti punti di pericoloso contatto tra veicoli e ciclisti (all’incrocio con via Follone in particolare, come evidenziato anche dagli autisti del trasporto pubblico) e tra pedoni e ciclisti (alla fermata dell’autobus davanti alla farmacia Thaler il caso più eclatante).
Al sindaco non sembra che il centro sia abbandonato dalla gente? Evidentemente lui lo frequenta poco, soprattutto in certe fasce orarie, perché la situazione reale è sotto gli occhi di tutti e non corrisponde certo a quanto affermato.
La chiusura al traffico di via Tartarotti, da sempre la principale via di penetrazione al centro storico, non ha sortito i benefici risultati che l’Amministrazione aveva pronosticato; al contrario, i dati che arrivano dagli operatori della zona parlano di un netto calo di frequentatori.
 
Sempre alla stampa Andrea Miorandi annuncia «diventeremo la città di riferimento d’Italia per buone pratiche di governo pubblico».
Un altro annuncio, singolare che arrivi da chi sta governando da quasi quattro anni senza aver messo in pratica queste intenzioni: perché solo da metà 2015 in avanti e non finora?
Noi non vogliamo un governo della città fatto di slogan e di annunci ma di sinergie e di uno stretto e continuo rapporto di collaborazione, che c’è stato con qualche assessore ma non con il sindaco.
Se prendiamo come esempio la volontà di collaborare dimostrata sulla nota questione di via Tartarotti non ci siamo proprio.
Il modello di città che si sta portando avanti ci preoccupa anche dal punto di vista della sicurezza e del controllo del territorio: in un momen5to in cui assistiamo ad un incremento di furti e di episodi di microcriminalità e vandalismi apprendiamo che non sarà realizzato l’annunciato progetto di istituire il servizio notturno della Polizia municipale per mancanza di agenti a disposizione.
Questo corrisponde a soddisfare un bisogno chiaro espresso da cittadini ed operatori economici?
 
Noi auspichiamo che il sindaco non continui ad autocelebrarsi e cominci a farsi carico dei problemi della città, delle difficoltà delle piccole imprese, già alle prese con una crisi economica e dei consumi senza precedenti; chiediamo un confronto serio ed approfondito mettendo insieme tutti i dati relativi al centro storico, non soltanto i flussi veicolari di via Dante.
Soltanto così si potranno individuare quei provvedimenti in grado di fornire le risposte indispensabili, senza limitarsi ad incensare eventi come la Notte Verde o la Strongmanrun, che costano svariate centinaia di migliaia di euro alle casse comunali e il cui ritorno sul tessuto economico della città non è mai stato verificato con gli operatori mentre, è notizia di questi giorni, per il terzo anno consecutivo anche nel 2014 i finanziamenti per il «Natale dei Popoli» e per il Mercatino di Primavera potrebbero essere ridotti, mettendo a serio rischio lo svolgimento stesso di questi due importanti eventi, che garantiscono, questi sì, una documentata ricaduta economica sulla città complessivamente per due mesi all’anno, mentre Trento, guarda caso, ha già annunciato che farà un suo mercatino di primavera.
Infine, ribadiamo un concetto già espresso innumerevoli volte: il Mart, come dimostrato con l’esposizione dedicata ad Antonello da Messina, quando propone mostre rivolte al grande pubblico e coinvolge i soggetti privati della città riesce ad avere un forte impatto sul sistema economico cittadino e lagarino; auspichiamo che il nuovo Cda che verrà nominato a breve possa interpretare questo bisogno di collegamento costante ed efficiente con il territorio.

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