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Una piccola impresa di restauro conquista nuovi mercati

Dal Trentino a Salisburgo: Luca Bronzini, artigiano di Rovereto, ha saputo investire in ricerca e innovazione

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Può una piccola azienda artigiana, che lavora su materiali vecchi di parecchi secoli, entrare in contatto con aziende tedesche, austriache e finlandesi, offrire le proprie conoscenze ad un’università slovena e combinare gli oggetti apparentemente più semplici con le moderne tecnologie digitali? La storia di Luca Bronzini dice di sì.
La sua piccola impresa artigiana, specializzata nel restauro di beni lapidei ed intonaci, dà oggi lavoro a 10 persone, ha avviato un progetto di ricerca con la facoltà di Ingegneria dei Materiali di Trento per individuare nuove metodologie di pulitura ed ha avuto l’onore di rappresentare il Trentino, unica azienda locale, alla seconda edizione di Monumento, tra le più importanti fiere internazionali per la cura dei monumenti e il restauro che si è conclusa a Salisburgo, in Austria, a fine gennaio.
 
Luca Bronzini, titolare della Bronzini Luca sas con sede a Rovereto, ha dimostrato come un’attività tradizionale come quella del restauro possa sposarsi magnificamente con l’innovazione e con le sfide dell’oltreconfine.
Dopo l’istituto d’arte ha iniziato a lavorare in un’azienda di restauro e dopo solo quattro anni ha avviato la sua impresa arrivando ad avere ora nove collaboratori.
 
Ha scelto questo lavoro per il piacere di imparare nuove cose, affascinato dalla cultura e dalla storia.
La sua azienda si è specializzata sul restauro dei beni lapidei e degli intonaci.
 
Dalle iniziali esperienze su edifici del primo Novecento al restauro degli apparati lapidei del torrione del Castello del Buonconsiglio agli affreschi del Teatro Zandonai, Luca Bronzini ha acquisito non solo competenze ed esperienze preziose ma ha anche imparato a diversificare il proprio lavoro lavorando materiali nuovi e cercando sempre nuove sfide anche i campi diversi da quelli della pietra.
Alle tecniche apprese sul campo ha aggiunto del suo mettendo a punto un metodo originale combinando materiali particolari, spesso originali ed impensabili, con l’utilizzo attrezzature specialistiche.
 
Con il supporto di CEII Trentino prima e Trentino Sviluppo poi ha cominciato a seguire nuovi percorsi di sviluppo: proprio sul tema dei materiali ha avviato una collaborazione per un progetto di ricerca con la Facoltà di Ingegneria dei Materiali dell’Università degli Studi di Trento volto alla caratterizzazione tecnica della metodologia di pulitura.
Il punto di partenza è stato un monitoraggio tecnologico, ovvero un’analisi delle tecniche di pulitura dei materiali lapidei nell’ambito dei laboratori di ricerca con lo scopo di individuare le metodologie ed i materiali più all’avanguardia dal punto di vista scientifico-tecnologico.
 
A questa è stata affiancata un’analisi di mercato sulle possibili applicazioni alternative delle tecnologie individuate nonché una valutazione sui potenziali competitor ed infine una valutazione sulle attività complementari che potevano essere avviate rispetto a quelle già tipiche dell’azienda.
In seconda battuta è stata esplorata la possibilità di partecipare a fiere di settore individuando alcuni eventi particolarmente rilevanti.
 
L’azienda ha scelto di provare ad uscire dai propri confini e quindi, sempre con il supporto di Trentino Sviluppo, ha investito nella partecipazione alla fiera di Salisburgo come unica presenza trentina.
A Monumento - oltre 180 espositori provenienti da 8 nazioni, 2.400 visitatori - le aziende hanno modo non solo di presentare la propria attività ma anche di partecipare a seminari tecnici e soprattutto di fare scambi di esperienze e fare rete fra loro: il restauro è un’attività legata ad un mercato locale per la specificità delle normative e della committenza, ma le competenze e le multidisciplinarietà delle imprese italiane sono riconosciute apprezzate e ricercate.
 
Da questo punto di vista le opportunità che si aprono per Luca Bronzini sono legate alle collaborazioni tecniche sia dal punto di vista consulenziale sia dal punto di vista formativo: ora l’azienda deve valutare le proposte di alcune università ed aziende slovene, finlandesi oltre che tedesche ed austriache.
Nonostante la crisi Luca Bronzini è un imprenditore fiducioso. «Dal mio punto di vista - spiega - la cultura potrebbe offrire immense possibilità di sviluppo economico e sociale. Se si pensa che il patrimonio storico architettonico dell’Italia è il più imponente a livello europeo e che appena il 30-20% dei beni è stato oggetto di un intervento di restauro, le potenzialità di sviluppo del comparto sono a dir poco promettenti».
 
«Personalmente - sottolinea ancora Bronzini - sono convinto che gli investimenti pubblici per il restauro del patrimonio storico architettonico possano avere immediate ricadute in termini di crescita delle piccole aziende. Devono essere però create le condizioni affinché le piccole realtà possano fare salti di qualità come ad esempio poter partecipare direttamente alle gare d’appalto. D’altra parte non posso che essere soddisfatto del supporto che ho trovato nelle persone di Trentino Sviluppo che mi stanno affiancando nel mio percorso di ricerca di nuove opportunità per la mia azienda».

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