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Così «vola» la raccolta dei rifiuti urbani a Rovereto

Approvato il regolamento: sacchi Tares per pannolini gratis, bollette meno care

Rifiuti urbani domestici: Rovereto, si sa, è ai vertici nazionali per quantità di raccolta differenziata.
Ma lo è anche per la qualità, anche se proprio su questo aspetto si concentrano maggiormente adesso le attenzioni dell'Amministrazione comunale e dell'ente gestore della raccolta, Dolomiti Energia.
Tutto questo comporta un vantaggio per le famiglie di Rovereto: nel 2014 le bollette dei rifiuti saranno meno care.
Questo vale soprattutto per alcune tipologie di utenze (ad esempio, le famiglie numerose), ma in sostanza sarà un vantaggio economico che andrà a beneficio di chi – come ha fatto finora – farà bene la propria “differenziata” domestica.
 
In parole semplici: chi differenzia correttamente (e sono la grande parte dei cittadini roveretani) avrà una bolletta più leggera.
Dall'altra, aumenta il disincentivo a differenziare male.
Tutto questo è stato illustrato ieri al Consiglio comunale dalla Giunta, che ha presentato il Regolamento dell'Imposta Unica Comunale (in sigla IUC, che assorbe l'Imu, la Tasi e la Tares).
Il testo è stato approvato a tarda sera dal Consiglio.
 
In quel documento è contenuta una grande novità: lo smaltimento di pannoloni per adulti nell'indifferenziata non costerà nemmeno un euro alle famiglie roveretane.
Sarà infatti il Comune ad accollarsi interamente questa spesa, distribuendo gratuitamente alle famiglie che ne avessero bisogno i sacchi Tares (oltre alla dotazione già in possesso delle famiglie) riservati a questa tipologia di rifiuto.
 
Confermata inoltre la partecipazione del 50% della spesa – già in essere attualmente – per l'acquisto dei sacchi Tares riservati ai pannolini per bambini.
Si tratta, come è evidente, di un notevole vantaggio economico per le famiglie che, pur facendo bene la differenziata, si trovavano costrette finora a utilizzare più sacchi Tares di quelli consegnati nella dotazione standard proprio a causa di patologie legate all'incontinenza o di altro tipo per le quali si rende necessario il pannolone da adulti.
 
Il contributo del Comune all'acquisto dei sacchi per la raccolta dei pannolini e la gratuità dei sacchi per i pannoloni comporterà anche il fatto che chi differenzia bene tutti gli altri rifiuti non si troverà a sborsare nemmeno un euro in più rispetto alla bolletta, visto che la dotazione di sacchi standard (al netto appunto di pannolini e pannoloni) gli basterà sicuramente per tutto l'anno.
Con questi provvedimenti, la Giunta comunale ha voluto introdurre in sostanza un forte elemento di equità: le famiglie roveretane che fanno bene la differenziata (e sono appunto la stragrande maggioranza, come tutti i dati dimostrano) si trovavano infatti a dover comunque spendere dei soldi in più per l'acquisto di sacchi per la raccolta di rifiuti la cui produzione non dipende da comportamenti poco virtuosi, ma da patologie per adulti o dalla presenza in casa di bimbi piccoli. D'ora in poi non sarà più così.
 
Quanto incide la quota di rifiuti non differenziati, al netto di pannolini e pannoloni? I litri di rifiuti domestici fatturati nel 2013 relativi a quella quota di rifiuti indifferenziati (e che hanno dunque comportato l'acquisto di sacchi oltre alla dotazione standard) sono stati 59.160.
Il totale dei litri di rifiuti domestici fatturati nel 2013 è stato di ben 6.828.676.
I litri fatturati con la riduzione del 50% (pannolini) sono stati 388.080. I litri fatturati come “pannoloni” sono stati 941.040.
La filosofia del «portare in discarica il meno possibile» sta dando dunque i suoi frutti in maniera molto evidente a Rovereto, grazie a una serie di investimenti che il Comune ha realizzato in questi ultimi anni.
 
Quali sono le tappe cruciali del percorso che ha portato a questi esiti? Fra il 2004 e il 2005 avviene il passaggio dal sistema coi cassonetti al «porta a porta» (in questo periodo, lo ricordiamo, la raccolta differenziata si assestava attorno al 50-55%).
Dal 2011 si interviene con quattro passaggi determinanti: la raccolta porta a porta degli imballaggi leggeri; la firma delle convenzioni con Isera e Comunità di Valle per l'utilizzo in compartecipazione di due Centri di Raccolta Materiali (CRM); l'avvio del sistema di «tariffa puntuale»; l'apertura del CRM alla Mira.
 
Tutto questo si è accompagnato, negli anni, a una costante ed elevata attenzione ai costi.
E ricordiamo anche che, nel frattempo, la raccolta differenziata ha raggiunto livelli altissimi, superando alla fine del 2013 il 75% e avvicinandosi ormai all'80% (una quota elevatissima rispetto alla media italiana, che accosta Rovereto ai migliori standard europei).
 
L'andamento storico fra il 2011 e il 2013 (relativo cioè a questi quattro passaggi cruciali che abbiamo appena visto) ci dice alcune cose importanti.
Anzitutto, diminuiscono i quantitativi che vengono portati in discarica. In altri termini: i roveretani sono sempre più bravi a fare la differenziata.
Il costo complessivo del servizio non cambia e crescono i ricavi dalla vendita dei materiali di pregio (segno che, oltre alla quantità, anche la qualità della differenziata cresce negli anni).
Tutto questo malgrado una cornice complessiva di crisi economica, in cui – giusto per citare tre dati – sono aumentati gli oneri di discarica, il costo dei carburanti e gli oneri fiscali.
 
Il segno positivo, malgrado il quadro generale negativo, è determinato come si diceva da una serie di investimenti e di iniziative assunte negli anni dal Comune di Rovereto (con il grande lavoro svolto dagli uffici del Servizio Verde e Tutela ambientale) e dall'ente gestore del servizio, Dolomiti Energia.
Citiamo ad esempio l'ottimizzazione dei giri di raccolta, la ricalibrazione di alcuni servizi (ad esempio per la raccolta delle pile esauste), una maggiore equità nella politica dei costi da imputare alle famiglie (ne è un esempio la raccolta di verde e ingombranti che fino a pochi mesi fa andavano a pesare economicamente anche sulle famiglie che non li utilizzavano).
 
E poi ancora, la razionalizzazione di alcuni acquisti (per le deiezioni canine si è passati da sacchetti che costavano 18.000 euro all'anno a sacchetti che costano appena 2500 euro all'anno e che, a detta di tutti gli utenti, sono più pratici e più apprezzati dagli utenti); oppure infine lo spostamento di alcuni servizi sul CRM, come l'Ecomobile.
Dopo l'approvazione del Regolamento IUC ieri sera da parte del Consiglio i commenti del sindaco Andrea Miorandi e del vicesindaco, nonché assessore all'Ambiente, Gianpaolo Daicampi sono di assoluta soddisfazione.
«Dobbiamo anzitutto ringraziare i roveretani che, con il loro comportamento virtuoso, ci hanno dato la possibilità di intervenire con una politica di equità ed efficienza senza pesare sulle loro tasche. Con la raccolta porta a porta integrale i costi del Comune di Rovereto sono tra i più bassi in Trentino, questo va sottolineato con molta evidenza. Ricordiamo anche gli operatori che tutti i giorni tengono pulita la nostra città. E poi un ringraziamento sincero va a tutta la struttura comunale che ha lavorato sodo in questi anni per consentire tutto questo.»

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