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Si assesta a 50 milioni il bilancio di comunità della Vallagarina

Rimane invariato il numero di dipendenti a fronte di nuovi servizi rivolti ai comuni

L’assemblea della Comunità della Vallagarina ieri sera ha approvato all’unanimità il bilancio 2014.
Il documento che aveva già ottenuto il placet della Conferenza dei Sindaci, della Commissione bilancio e del revisore dei conti, pareggia a 50 milioni di euro.
 
«Una cifra inferiore rispetto lo scorso anno – ha detto il Presidente Stefano Bisoffi che era affiancato da tutto l’esecutivo – di circa 20 milioni, dovuta al fatto che il 2013 era comprensivo del Fut (fondo unico territoriale) e dell’edilizia abitativa, rimane comunque una cifra importante soprattutto perché si tratta di denaro in gran parte riservato a servizi rivolti ai cittadini. In primis quelli socio assistenziali sia per gli anziani, che i minori, i portatori di handicap, a seguire l’assistenza scolastica con il servizio di mensa che eroga più di 750 mila pasti annui nelle scuole della Vallagarina (con un budget di oltre 3 milioni di euro). Altri settori primari sono l’edilizia abitativa pubblica e agevolata e l’ambiente con il ciclo completo della raccolta e smaltimento dei rifiuti.»
 
Diminuisce leggermente la spesa del personale (che è di 4 milioni e 400 mila euro).
Il Presidente ha spiegato che l’organico della Comunità è rimasto invariato, lo sforzo quindi è stato quello di riorganizzare i servizi con le risorse esistenti e in base alle nuove emergenti richieste, come nel caso delle gestioni associate.
 
Nel ruolo di ente fornitore di servizi, la Comunità offre ai singoli comuni servizi che costerebbero molto di più se gestiti in proprio da ogni singola municipalità.
Parliamo di servizi come i tributi, la Tares (tariffa rifiuti), l’assistenza giuridica sui cambiamenti delle tariffe, le consulenze tecnico-urbanistiche con la stesura dei piani regolatori per i Comuni e gli aggiornamenti di varianti, mentre per la gestione associata degli appalti si sta attendendo un’indicazione da parte della Provincia.
 
Il Presidente ha poi rimarcato due aspetti che meglio di altri esprimono la vicinanza della Comunità ai bisogni del territorio in questo momento di crisi economica.
Con copertura finanziaria diretta, la Comunità ha deciso di mantenere inalterate sia le tariffe per i buoni mensa (che sono regolate dall’Icef e che comunque arrivano a un massimo di 4 euro a pasto) che per il servizio di raccolta dei rifiuti (in questo caso la tariffa è decisa dai singoli Comuni ma la Comunità raccomanda di non aumentare visto che il costo non ha subito aumenti).
 
Il Presidente ha aggiornato l’assemblea anche sullo stato di lavoro del piano territoriale che sarà pronto a fine aprile.
La parola poi è andata ai singoli assessori che hanno illustrato la parte di loro competenza.
 
Tra le novità da segnalare, per l’area dell’istruzione, il servizio di mensa scolastica è aumentato di 20 mila pasti (15 mila in più alle scuole superiori, il resto tra elementari e medie) e si sta sperimentando il buono mensa elettronico in 11 scuole per un totale di oltre 3300 alunni.
Per la cultura, oltre alle manifestazioni consolidate, quest’anno si lavora per il progetto «Vallagarina e la Grande Guerra» in convenzione con il Museo della Guerra di Rovereto.
 
In capo al comparto socio-assistenziale si registra una lieve diminuzione di risorse (dell’1,2%) che però – ha detto l’assessore Paola Dorigotti - preoccupa perché va sommata all’1,8% dello scorso anno e questo a fronte di servizi che hanno costi fissi come per esempio l’inserimento di disabili in strutture (per cui si è operato con le cooperative per progetti individuali ad orario parziale).
L’assessore ha poi segnalato i progetti messi in campo come i centri servizi rivolti agli anziani avviato a Volano (e prossimamente a Villa e poi Ronzo), il sostegno a famiglie e bambini con i Giochi di Cortile e l’aiuto compiti; la Rete per l'assistenza familiare di soggetti pubblici e privati che permetta alle famiglie di individuare agevolmente il personale di cui ha bisogno, con garanzia di professionalità e regolarità e ai lavoratori di valorizzare le proprie competenze ed è stato avviato un progetto di «scambio» tra le persone assistite e la collettività per cui chi beneficia di interventi socioassistenziali, si impegna a «restituire» il sostegno con piccoli servizi (welfare generativo).
 
In campo ambientale, la novità maggiore è data dal trasferimento di gestione della discarica che con il I° di gennaio è andata in capo alla Provincia, ugualmente però la Comunità continua a occuparsi di raccolta rifiuti e smaltimento rifiuti.
Nei programmi provinciali è prevista la chiusura delle discariche del Trentino nel 2015 e di conseguenza il loro conferimento fuori provincia.
 
Nel 2015 quindi le tariffe dovranno coprire i costi di trasporto e smaltimento all’esterno (la tariffa unica finale è stata calcolata per il 2017 in 160 euro), per non impattare sui costi si deve quindi produrre meno rifiuti.
È questo l’obbiettivo della Comunità che sta predisponendo campagne informative volte alla massima informazione. È in fase di completamento il Crm di Ala.
 
Merita una parentesi a parte il comparto del lavoro, un settore nel quale la Comunità non possiede una competenza diretta ma questo non ha limitato l’impegno, tant’è che dal Protocollo d’intesa siglato con l’Agenzia del Lavoro, la Comunità ha messo in piedi vari progetti tra cui quello rivolto ai giovani studenti con tirocini pagati nel corso dell’estate, il forte investimento sull’Azione 19 (ex progettone) che impiegherà 32 persone, i progetti nei lavori socialmente utili come l’accompagnamento agli anziani (20.2).
Il 2014 sarà anche l’anno della ristrutturazione dell’exApt di via Dante e di interventi di manutenzione e rifacimento impiantistico nella sede della Comunità.
 
Nel campo della casa, l’attenzione va al nuovo progetto denominato «Fondo di Housing Sociale Trentino» in cui la Pensplan Invest (soggetto individuato dalla Provincia) avrà il compito di acquistare/realizzare in una prima tranche 500 alloggi da destinare a canone moderato (in parte verosimilmente disponibili già a partire dal 2014) di cui 130 in Vallagarina, fino a poter giungere, a regime, a 2000 alloggi (ovviamente, su tutto il territorio provinciale).
Novità è anche «MyWeb» cioè la sperimentazione relativa alla digitalizzazione delle domande di edilizia abitativa pubblica per cui gli utenti potranno presentare la domanda da casa.
 
Infine un accenno alle oltre mille domande per il miglioramento energetico e recupero patrimonio edilizio esistente.
Delle 1084 presentate, solo 232 sono risultate finanziabili (in base al budget provinciale), di cui 92 relative ad edifici siti in centro storico.
 
Il Comune che ha registrato come valore assoluto il maggior numero di domande ammesse è stato ovviamente Rovereto, poi Ala e Mori.
Tutti i soggetti inseriti nelle prime 232 posizioni prevedono l’effettuazione di lavori di «miglioramento energetico» per importi che variano da un massimo di 78.300 euro a un minimo di 6.100 euro.
 
La spesa media è di 58.000 euro circa per una «movimentazione» economica quindi stimabile in euro 13.456.000.
Ma solo a maggio si saprà quanti di questi interventi verranno effettivamente eseguiti perché alcuni hanno già dichiarato di rinunciare.

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