Gastronomia alpina: valori e sapori dei cibi di montagna
Il progetto prevede che 15 allievi cuochi tornino sui banchi per frequentare la scuola di gastronomia alpina
15 allievi prevalentemente cuochi torneranno sui banchi per frequentare la scuola di gastronomia alpina.
È questo il progetto dell’associazione Baldensis presentato stamani in Comunità a Rovereto.
Progetto che è frutto di una collaborazione tra la Comunità della Vallagarina, Slow Food, Associazione Ristoratori della Vallagarina, la cooperazione trentina, il parco del Baldo, Museo Civico e Comune di Rovereto.
La finalità è quella di formare gli ambasciatori dei valori ,della cultura,del sapore del cibo montano preparati a diffondere, tramite analoghe esperienze ripetibili sul territorio, la cultura della «gastronomia alpina».
Il corso prevede 5 eventi culinari a base di produzioni caratteristiche di montagna e per valori differenziali di buono pulito e giusto e si tiene presso il laboratorio delle Formichine a Rovereto.
Il progetto di gastronomia alpina prevede lo studio della relazione tra cultura e cibo di montagna, tra produzioni agricole alpine e nutrizione salubre, in riferimento ad una attività interdisciplinare che coinvolge la botanica, l'agronomia, la biologia, la medicina, le scienze della comunicazione, l’arte culinaria; lo sviluppo di attività di ricerca scientifica, prioritariamente agronomica e nutrizionale, connesse ai prodotti selezionati in base al riferimento ai valori di Terra Madre e al cibo «buono, pulito e giusto» delle montagne alpine per evidenziarne in particolare l’identità naturale e la qualità nutrizionale specifica; la diffusione territoriale delle attività formative di scuola superiore per valorizzare specifiche produzioni locali a partire da frutti simbolo del territorio, con la coerente e piacevole sperimentazione di laboratori d’arte culinaria, comunicazione moderna di conoscenze spesso antiche trasmessa al turismo, alle scuole agli acquirenti, in sinergia con conoscenze multidisciplinari e team professionali specializzati.
Ambiziosi gli obbiettivi tra cui: la diffusione della cultura dell’alta qualità sociale e nutrizionale del cibo della montagna delle Alpi; tutela ambientale della terra di montagna generosa; la diffusione di una agronomia «Biologica», rispettosa ed equilibrata; la valorizzazione delle bio-diversità; l’utilizzo prioritario dei prodotti di montagna; la riscoperta nell’arte culinaria antica e innovativa della piacevolezza dei piatti negli abbinamenti di consapevoli sapori ed aromi e l’offerta di un turismo sostenibile derivata da una agricoltura «biologica» di montagna.
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