In piazza Giovanni XXIII il murales rappresentativo della città di Ala
Ispirato alla vita del borgo, il lungo dipinto raffigura gli angoli e i personaggi più significativi.
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Il muro di cinta della piscina in piazza Giovanni XXIII ad Ala ha subito una piacevole variazione: nelle scorse settimane è stato oggetto di decorazione, ideata dal giovane artista alense Filippo Menolli che ha curato la progettazione e realizzazione del lungo murales decorativo.
«Come in altri lavori, mi sono ispirato a un tema astratto, ma inerente lo spazio in cui si colloca l’opera, – precisa Filippo Menolli, che studia Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna. – Come da programma (elaborato e proposto al sindaco Peroni e all’assessore Mendini fin da febbraio) ho scelto di ritrarre gli spazi e i personaggi più significativi del borgo di Ala, a partire dalla chiesa di Santa Maria Assunta, il centro storico con Palazzo Angelini e via dei vellutai, palazzo Azzolini e i portoni verso palazzo Pizzini, ma anche via Roma e alcune case popolari fino a Palazzo Taddei e via Gattioli con Santa Caterina.»
Una topografia libera e immaginaria, vissuta da un’iconica «dama di velluto», un giovane Wolfgang Amadeus Mozart e un San Carlo Borromeo che in epoche passate hanno varcato le soglie del borgo, inscindibilmente legato alle attività della lavorazione del velluto.
«Filippo ha presentato un progetto molto accurato della sua idea – rivela il sindaco di Ala, Luigino Peroni – a partire dalle motivazioni, attraverso le tematiche affrontate, fino alla tecnica da adottare. Abbiamo quindi concordato di fornirgli lo spazio richiesto e l’autorizzazione a intervenire, coprendogli solo le spese di produzione.»
Il lavoro copre un’ampia metratura (3x2.30): cominciato venerdì 12 settembre con la stesura del fondo, è esordito a tutti gli effetti con le raffigurazioni sabato 13 settembre, in occasione dell’evento Viviamo(A)la organizzato dall’associazione culturale Vive la vie, a cura della presidente Melissa Boni: la serata ha riempito le strade di Ala con un intrattenimento diversificato per il pubblico, attraverso un itinerario tra musica, arte e sport che ha permesso ai giovani di esprimere i propri interessi, passioni, hobby in completa autonomia operativa ed esecutiva.
«Dipingere è la mia passione» dichiara Filippo Menolli «ovviamente, con questa murales, spero di lanciare un messaggio dell’importanza del nostro borgo e di lasciare a chi lo guarda un simbolico biglietto da visita.»
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