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Ritrovato a Rovereto senza vita il corpo di Marcello Pizzini

Scomparso lo scorso 2 ottobre, è stato ritrovato nei pressi dell'Ex Consolata grazie a un'imponente operazione di ricerca collettiva

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Si è conclusa amaramente la ricerca di Marcello Pizzini, l'uomo di 85 anni scomparso a Rovereto lo scorso 2 ottobre.
Il suo corpo privo di vita è stato rinvenuto alle 15 di oggi nei pressi della zona dell’Ex Consolata a Rovereto, la zona collinare della Città della Quercia.
Il suo rinvenimento è avvenuto in poche ore grazie alla grande operazione di ricerca che ha visto impegnati oggi oltre 300 volontari e le forze dell'ordine, comprese le forze cinofile con ben 15 cani in azione.


«L'amara conclusione di questa vicenda, che noi tutti auspicavamo finisse in ben altro modo, ci ha gettato in una profonda costernazione, – è il primo commento del sindaco di Rovereto, Andrea Miorandi, che per tutta la giornata di oggi ha affiancato volontari e forze dell'ordine, presenziando fin da stamani nella centrale di comando allestita per l'occasione. – Il primo pensiero dell'Amministrazione comunale di Rovereto, a nome di tutta la città, va naturalmente alla famiglia di Marcello Pizzini, a cui siamo particolarmente vicini in questo momento di dolore.
«Speravamo tanto in un diverso esito, noi tutti eravamo aggrappati a un filo di speranza. Ci resta la consapevolezza di avere almeno restituito il corpo di Marcello ai suoi cari per l'ultimo saluto.»
 
Imponente, si diceva, la macchina che si è messa in moto dall'alba di oggi per rastrellare palmo a palmo l'area in cui si presumeva – come purtroppo è stato confermato in modo tragico – che si potesse ritrovare l'uomo.
Più di 300 volontari hanno risposto prontamente all'appello lanciato appena due giorni fa, giovedì scorso, per collaborare con le forze dell'ordine al ritrovamento di Marcello Pizzini.
 
«Oggi è accaduto comunque qualcosa di straordinario – commenta ancora il sindaco Miorandi – che al tempo stesso però conferma quando siano ordinarie la solidarietà e la generosità della nostra comunità. Vedere tutta questa gente mettersi in modo da questa mattina, rispondendo prontamente al nostro appello di appena 48 ore fa, mi ha personalmente commosso.
«Questa comunità, non solo della città di Rovereto ma dell'intera Alta Vallagarina, ha davvero un grande cuore e una enorme sensibilità. A loro va il nostro grazie più commosso, per averci donato il proprio tempo in una giornata festiva, per essersi mobilitati in massa, per aver aperto cortili, abitazioni e cantine. Per averci dimostrato, in sostanza, una solidarietà vera e concreta, non solo di facciata.
«Questa è anche la conferma di cosa significa una comunità sicura: una comunità forte, solidale e generosa.»

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