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Polo meccatronica, esempio di partnership pubblico e privato

L'assessore Olivi ha chiuso oggi i lavori della prima edizione di «Industrio Demo Day»

«Sono fiducioso che questo luogo sarà la sede di una nuova stagione industriale del Trentino. Ed il modello che voi incarnate diventerà dentro il Polo della Meccatronica il paradigma di una nuova partnership tra pubblico e privato, tra imprese e scuole, tra imprese e università, tra imprese e mondo della ricerca.»
Così il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi, ha chiuso questa mattina i lavori del primo «Industrio Demo Day».
Un evento che ha richiamato nel nuovo Polo della Meccatronica un centinaio di persone tra industriali, imprenditori, investitori provenienti da tutta Italia, invitati a Rovereto da Industrio, l’acceleratore privato che fa capo a Confindustria Trento.
«Stiamo investendo moltissimo su questa scommessa della Meccatronica – ha sottolineato Olivi – che non è un palazzo ma un distretto, una filiera, e prima ancora un modello di costruzione di una nuova piattaforma produttiva dove la scuola, la formazione professionale e superiore, le istituzioni della ricerca, le università e le imprese cooperano in uno stesso ecosistema.»
 
«Abbiamo appena approvato un piano triennale di attività di Trentino Sviluppo – ha ricordato Olivi – che cambia completamente approccio ed impostazione rispetto al passato. Se la nostra società di sistema è stata negli anni scorsi un importante baluardo contro la crisi, a difesa di molti posti di lavoro, ora guardiamo avanti e puntiamo decisi sull’innovazione. Per la prima volta abbiamo collocato all’interno della programmazione non i nomi delle iniziative da sostenere bensì quello dei distretti e delle filiere che riteniamo essere le più vicine alle vocazioni di questo territorio. La Meccatronica è una di queste ed abbiamo previsto dei fondi strutturali a disposizione delle startup e di nuovi investitori che dentro questi spazi o fuori, sul territorio trentino, vorranno impiantare le proprie sedi produttive o i propri laboratori, implementando quella rete di collaborazione tra imprese, centri di formazione, istituzioni della ricerca.»

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