Villa Lagarina ha il suo piano di protezione civile
«Territorio che si estende dal fondovalle alla montagna: le possibili criticità sono numerose»
Villa Lagarina ha adottato il Piano di protezione civile comunale: documento che analizza il territorio e ipotizza i peggiori scenari che potrebbero verificarsi in caso di calamità naturali (incendio, allagamenti, terremoti, etc.) definendo, per ogni situazione, le migliori contromosse.
Alla redazione di tali piani concorrono i vigili del fuoco volontari mentre l'autorità di protezione civile comunale è il sindaco.
Questo il commento di Romina Baroni.
«Il nostro territorio si estende dal fondovalle alla montagna, dunque le possibili criticità sono numerose. È da considerare la presenza dei torrenti, i più importanti dei quali definiscono parte dei confini comunali e vanno a incrociarsi nella zona del bocciodromo. Per monitorarli e garantire la sicurezza, si tiene conto di una serie di variabili tra cui i dati storici relativi alle piene, le opere idrauliche di prevenzione effettuate dalla Provincia e ora, soprattutto, dei cambiamenti del clima che alzano l'elemento «rischio». Ma non sono solo i corpi idrici che vanno tenuti d'occhio: intervenendo anche con opere di prevenzione ci sono le vaste aree di versante e le zone boschive a rischio incendio. Villa Lagarina ha inoltre un'area industriale importante, dove prevale la cartiera.»
Il Piano è stato approvato dalla giunta ad agosto e poi, all'unanimità, dal consiglio a ottobre; durante quest'ultima seduta, è intervenuto anche l'ingegner Andrea Rubin Pedrazzo, funzionario del servizio protezione civile della Provincia, che ha illustrato obiettivi, finalità e importanza strategica di tale strumento.
Il Piano infatti stabilisce le linee di comando e coordinamento in caso di calamità e organizza le attività di protezione; pianifica le attività di gestione dell'emergenza e individua le modalità per il reperimento delle risorse organizzative, umane e strumentali.
Non riguarda le piccole emergenze, ovvero quelle gestibili con l’intervento dei servizi provinciali, dei vigili del fuoco o dell’assistenza sanitaria; è invece operativo per «calamità», «evento eccezionale», «emergenza».
Per mettere al sicuro le persone e agevolare i soccorsi, il Piano individua alcuni punti di raccolta: il Parco delle rose vicino a piazza Santa Maria Assunta a Villa; l'area vicina alla chiesa di San Lazzaro a Pedersano; il Parco delle leggende vicino alla chiesa di San Lorenzo a Castellano; il parcheggio in località Bellaria a Cei.
Vengono definite anche le aree coperte da utilizzare in caso di necessità, anche in questo caso le scelte sono fatte in modo da coprire tutto il territorio: la scuola elementare «Paride Lodron», la media «Anna Frank» e le relative palestre a Villa; il centro civico «Riccardo Zandonai» a Pedersano; l'ex scuola elementare a Castellano.
Ancora, aree idonee a fungere da magazzino e luogo di «ammassamento» delle forze esterne: luoghi che possano anche divenire accampamento per i volontari e piazzole per l'elicottero.
Sono stati individuati, per questo, il campo sportivo comunale di via Giardini a Villa e quello di via Pederzani a Pedersano, oltre al Parco delle leggende a Castellano.
Centro operativo di protezione civile è il municipio e, nel caso in cui questo sia inagibile, tale funzione viene ospitata dalla scuola elementare.
Commenti (0 inviato)
Invia il tuo commento