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Grande guerra: il Gran maestro Ordine di Malta visita il Trentino

Cerimonia negli ospedali a Folgaria-Lavarone e adesione alla Campana dei Caduti

Le meritoria azione di assistenza svolta dall’Ordine di Malta ai feriti dell’esercito austro-ungarico durante la Prima Guerra Mondiale nella zona degli altipiani di Folgaria Lavarone Luserna sarà ricordata sabato prossimo in una cerimonia prevista nella Frazione Slaghenaufi con la presenza, tra gli altri, di S.A.E. Fra' Matthew Festing, Principe e Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta, dell’Arcivescovo di Trento mons. Luigi Bressan e dell’assessore alla Cultura del Trentino, Tiziano Mellarini.
Nella zona di confine tra Trentino e Veneto l’Ordine di Malta realizzò degli ospedali di Guerra a Villa Pasquali (Folgaria) e a Malga Belem (Slaghenaufi – Lavarone).
Domenica è quindi prevista una ulteriore Cerimonia alla Campana dei Caduti di Rovereto, la cui storia è strettamente legata all’Ordine di Malta, che sino al 1966 concesse a Maria Dolens il suo Alto Patronato.
Un legame simbolico che d’ora innanzi diverrà indissolubile per l’adesione dell’Ordine alla Fondazione Opera Campana dei Caduti.
 
La doppia cerimonia vuol celebrare alcuni atti di eroismo verificatisi durante il primo Conflitto Mondiale e contestualmente vuol costituire un omaggio a due importanti personaggi del Trentino, che tra la fine dell’800 e la prima metà del 900 furono eletti Gran Maestri e governarono ininterrottamente l’Ordine di Malta per 59 anni, dal 1872 al 1931: Giovanni Battista Ceschi a Santa Croce, nato a Trento nel Palazzo Ceschi, sede attuale della Curia Arcivescovile e Galeazzo von Thun und Hohenstein, nato a anch’egli a Trento.
Altra figura importante, nella vicenda degli ospedali di Guerra, è quella della nobildonna austriaca Edina Clam Gallas.
Dal settembre 1914 fino a maggio 1915 seguì un corso di formazione quale assistente chirurgica a Pötzleinsdorf, nei pressi di Vienna, e a fine giugno, a seguito dello scoppio del conflitto con l’Italia, fu assegnata con il suo gruppo chirurgico all’ospedale dell’Ordine di Malta di Villa Pasquali sull’altopiano di Folgaria. Aveva 25 anni.
Un anno dopo fu trasferita a Dolina, in Galizia, dove rimase fino alla primavera del 1917, allorché fu trasferita questa volta a Lavarone, presso l’ospedale di Slaghenaufi, ove rimase fino alla fine della guerra.
Durante la sua permanenza sul fronte trentino documentò la vita degli ospedali con una macchina fotografica. Scatti che oggi danno esattamente l’idea di cosa avvenne cento anni fa nella nostra terra. Sue sono anche una serie di lettere, una sorta di diario di guerra, che ogni giorno scriveva e che dopo la sua morte , avvenuta nel 1970, sono state riproposte nel libro «Lettere dal Fronte», analogamente a quanto fatto in precedenza con le foto. Lavori ora tradotti in italiano.
 
Gli ospedali di Villa Pasquali e di Malga Belem disponevano ciascuno di un’unità chirurgica e trattavano i casi più gravi, soprattutto chirurgici.
L’ospedale Malga Belem, che prese il nome della vicina malga, era situato in prossimità dell’abitato di Slaghenaufi.
Allestito in un’area protetta alle pendici del monte Cimone, gradevolmente esposto a sud, consisteva in un esteso complesso di edifici di legno, disposti su più livelli.
Munito delle più moderne attrezzature dell’epoca, era capace di accogliere e assistere oltre duecento pazienti. Disponeva inoltre di due autoambulanze.
Tra il personale paramedico figurarono la contessina Edina Clama Gallas e le sue colleghe infermiere, esponenti dell’aristocrazia asburgica, impegnate come volontarie al fronte.
Ampliato nel 1917, fu attivo per tutto il conflitto, anche dopo che il fronte si spostò sulle alture dell’altopiano di Asiago.
Fu abbandonato dal corpo medico e dalle infermiere il 1 novembre 1918. Dell’estesa struttura rimangono oggi pochi segni: i terrazzi su cui erano allestiti gli edifici, il cimitero militare e la chiesetta, che ha mantenuto l’aspetto dell’epoca.
Alla macchina fotografica di Edina Clam Gallas e alla sua ricca corrispondenza dobbiamo le immagini e  le informazioni che ci permettono oggi di conoscere e ammirare quello che fu un grande e moderno complesso ospedaliero posto al servizio di tutti i feriti, amici e nemici.
S.A.E. Fra' Matthew Festing, Principe e Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta, sarà accolto in Trentino dalla delegazione dell’Ordine di Verona, Vicenza e Trento, che oggi conta su 70 cavalieri, tra i quali i trentini Carlo Guerrieri Gonzaga e Tommaso Sussarello, un centinaio di volontari e tre gruppi di soccorritori del CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta).
 
Questo il programma dell’appuntamento di sabato 3 luglio a Lavarone, che prevede per il Gran Maestro la visita privata in serata a Trento del Palazzo della Curia in Piazza Fiera, che ad inizio secolo era la dimora del Gran maestro Giovanni Battista Ceschi a Santa Croce e della sua  Famiglia:
- Ore 10.00: arrivo a Lavarone, frazione Gronghi, presso la sede del Comune e incontro con il Sindaco e le autorità; a seguire trasferimento nella Frazione Slaghenaufi;
- Ore 10.30: in località Slaghenaufi, S. Messa al campo concelebrata dall’Arcivescovo di Trento e dai Parroci di Lavarone e Folgaria nei pressi del cimitero di guerra austro-ungarico; segue cerimonia d’inaugurazione e visita del Percorso che ricorda gli Ospedali dell’Ordine di Malta esistenti sugli Altipiani di Lavarone e Folgaria durante la Prima Guerra Mondiale
- Ore 15.00: presentazione presso il Centro Congressi di Lavarone nella Frazione Gionghi del libro “Lettere dal fronte”, contenente l’edizione italiana delle lettere che l’infermiera volontaria dell’Ordine di Malta contessa Edina Clam Gallas Winkelbauer scriveva alla famiglia; al termine rientro a Trento
- Ore 17.30: visita del Centro ANFFAS «Casa Serena» a Cognola;
- Ore 19.00: visita privata di Palazzo Ceschi ospite dell’ Arcivescovo di Trento.
 
Domenica 5 luglio (campana dei Caduti a Rovereto):
- Ore 10.00: arrivo a Rovereto alla Fondazione Opera Campana dei Caduti e S. Messa all’aperto celebrata dal Cappellano dell’Ordine di Malta mons. Valentino Cocco;
- Ore 11.00: cerimonia di adesione dell’Ordine di Malta alla Fondazione Opera Campana dei Caduti; al termine partenza dal Trentino.

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