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Ex Anmil: grazie alla nuova legge urbanistica sarà demolito

La Provincia autonoma di Trento, su proposta dell'assessore Daldoss, ha approvato lo schema di accordo con il Comune di Rovereto

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Il presidente Ugo Rossi e il sindaco di Rovereto Francesco Valduga.
 
Integrale demolizione dei manufatti, bonifica del sito e rinaturalizzazione dell'andamento del terreno con conseguente ripristino ambientale.
È quanto prevede lo schema di accordo relativo all'ex Anmil, approvato oggi dalla Giunta provinciale, su proposta dell'assessore all'urbanistica Carlo Daldoss, e sottoscritto da Provincia autonoma di Trento, Comune di Rovereto e Patrimonio del Trentino spa alla quale compete la proprietà del complesso situato sulla collina di Rovereto.
«Si tratta di uno dei primi esempi di applicazione della nuova Legge per il governo del territorio: grazie a un accordo fra Provincia, Comune e Patrimonio del Trentino abbiamo raggiunto un risultato importante, che è quello della demolizione di una struttura che non ha più il suo valore intrinseco - queste le parole del governatore Ugo Rossi -. Oggi iniziamo con il pubblico, ma analogamente possono fare i privati, speriamo che questo esempio sia da stimolo per altri contesti.»
«Vogliamo dar corso tempestivamente alla riqualificazione urbanistica ed ambientale del compendio, situato in una zona di grande pregio quale è il Bosco della Città - è il commento dell'assessore Daldoss - per valorizzare finalmente l'intero contesto, favorire forme di uso collettivo sostenibili e raggiungere una rigenerazione naturale del sito. E questo in linea con quanto prevede la Legge provinciale 15/2015, approvata nel corso dell'estate dal Consiglio provinciale, nella quale le parole d'ordine sono proprio risparmio dell'uso del suolo e centralità e qualità del paesaggio.»
 
 La storia 
Il complesso ex Anmil venne realizzato alla fine degli anni Sessanta dall'Associazione nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro, l'obiettivo del progetto era realizzare un Centro di soggiorno, organizzato su due strutture (un complesso residenziale e un padiglione per la cura, in totale quasi 35.000 metri cubi) ma non venne mai completato.
Nel 1977 la proprietà, in base a una legge dello Stato, è passata alla Provincia autonoma di Trento che nel 2006 l'ha trasferita alla Patrimonio del Trentino spa.
 
 L'Accordo 
L'Accordo prevede una tempistica stringente: entro novembre dovrà essere effettuata la progettazione dell'intervento demolitorio, di bonifica e di rinaturalizzazione del terreno, in accordo con il Comune di Rovereto; nei successivi 30 giorni andrà approvato il progetto e quindi si provvederà al bando di gara, ci saranno poi ulteriori 50 giorni per l'inizio dei lavori.
Particolare attenzione, nel corso dell'intervento di demolizione, dovrà essere riservata al livellamento del sito per consentire uno spontaneo e naturale rinverdimento.
Al termine la proprietà e tutti i suoi diritti saranno trasferiti al Comune di Rovereto per la fruizione del contesto.
Successivamente al trasferimento della proprietà all'amministrazione comunale verranno garantite ulteriori misure di tutela e valorizzazione dell'intero contesto allo scopo di favorirne forme di uso collettivo sostenibili.
Di contro il Comune si impegna, nel termine di 120 giorni dalla richiesta, alla stesura di una variante al Piano regolatore generale nella logica di garantire in via compensativa soluzioni urbanistiche compatibili con la pianificazione locale e adeguate per garantire a Patrimonio del Trentino spa l'equilibrio economico finanziario dell'operazione.

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