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Si è aperto al Melotti di Rovereto il FestivalMeteorologia

La prima manifestazione in Italia dedicata a previsori, scienziati, professionisti e appassionati del «tempo che fa»

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Ha preso il via questa mattina all’auditorium Melotti di Rovereto il Festivalmeteorologia, promosso dall’Università di Trento con il Comune di Rovereto.
È la prima volta che in Italia viene proposto un evento che intende affrontare il tema coinvolgendo tutti i protagonisti: dal mondo della ricerca scientifica a quello delle istituzioni, delle aziende e degli utenti passando per meteorologi, divulgatori e cittadini delle diverse età.
I lavori proseguiranno fino a domani sera tra auditorium Melotti, palazzo Piomarta (Istruzione) e Biblioteca civica (tutte le sedi si trovano a Rovereto, in corso Bettini).
In programma, oggi alle 21, c’è anche una tavola rotonda su «Quale futuro per la meteorologia in Italia?».
 
Il Festival si è aperto questa mattina con i saluti istituzionali.
Il responsabile scientifico Dino Zardi dell’Università di Trento ha commentato così.
«Qualcuno avrebbe potuto dire ancora un altro festival, molti ci hanno detto finalmente un festival su questo tema.
«Aiuterà esperti e cittadini a visualizzare quali sono tutte le componenti coinvolte: servizi, aziende, appassionati, addetti ai lavori. Permetterà di fare lo stato dell’arte sulla meteorologia italiana e sul suo futuro.»
 

 
Il Festival ha trovato a Rovereto sede ideale per la sua prima edizione. A dare il benvenuto in città è stato oggi il sindaco Francesco Valduga.
«La città ha aderito con convinzione all'organizzazione di questo Festival, nato dalla volontà della precedente amministrazione perché si tratta di un'iniziativa a elevato contenuto scientifico che ci permette di intensificare la collaborazione con l'Università di Trento.
«Una relazione che vogliamo coltivare perché la ricerca eleva lo spirito, ma è ancora più importante se i suoi risultati sono messi a disposizione di tutti.
«La divulgazione, come vediamo oggi nel Festival, permette di disporre di informazioni importanti su scala ancora maggiore. E la meteorologia ci dà modo di osservare le molte implicazioni su tanti ambiti di rilievo e vicini a tutti noi, come turismo e l'agricoltura.»
Infine un auspicio per le prossime edizioni: «Spero che il festival possa replicarsi a Rovereto con successo, magari anche con edizioni tematiche».
 
A portare il saluto della Provincia autonoma di Trento, l'assessore Alessandro Olivi.
«Credo che questo Festival sia una straordinaria opportunità per Rovereto e per il Trentino per soffermarsi a riflettere, a confrontarsi, a divulgare nuovi percorsi per la ricerca sul meteo e sul clima.
«Temi che hanno impatto crescente sulle scelte che politica, governi e amministratori devono mettere in atto, come Expo ci ha mostrato. I cambiamenti climatici incidono su un’idea di democrazia economica, vale a dire governare con il rigore scientifico i cambiamenti climatici per far sì che non vi siano momenti di rottura o di sbilanciamento di risorse.»
«L’Università si impegna a fare del Trentino un laboratorio dove si coltivano le conoscenze e si divulgano, – ha continuato. – Il Trentino ha maturato una grande attenzione per il tema delle previsioni meteo con l'avvio già dal 1997 di Meteotrentino, ancorato al Dipartimento della Protezione civile.
«Una scelta precisa, perché studiare il meteo significa proteggere il territorio e aiutare a fare scelte che vanno nella direzione di proteggerlo.»
 

 
Il Festivalmeteorologia è stato ideato dall'Università di Trento e per portare il benvenuto dell'Ateneo ha preso la parola il rettore Paolo Collini.
«I festival sono un fenomeno che si è sviluppato soprattutto in Italia come iniziative che vogliono portare un sapere al grande pubblico. A Trento in questo campo ci siamo fatti una buona reputazione, a cominciare dal Festival dell'economia.
«Questo Festival nuovo è un'iniziativa molto speciale. Perché punta a portare un sapere serio, ben costruito, basato sulla ricerca nella società e nella complessità del mondo. È tipico dell’Università produrre e diffondere la conoscenza nella società.
«Ogni tema che affrontiamo, infatti, non si può leggere solo con gli occhi della ricerca, ma occorre calarlo nel contesto in cui viviamo.
«Quello della meteorologia è un ambito straordinariamente multidisciplinare, che riguarda l'agricoltura come la tutela del territorio, che coinvolge molti attori. È un tema importante per la nostra società, sui fenomeni estremi ma anche nei grandi cambiamenti.»
 

 
Il Festivalmeteorologia vuole aiutare il grande pubblico a capire quanto siano affidabili oggi le previsioni del tempo, di chi ci si possa fidare, quando un fenomeno meteorologico possa essere definito estremo, come si diventa meteorologo.
In programma conferenze, approfondimenti ed esposizioni per illustrare attività e strumenti della ricerca scientifica.
Per soffermarsi sui problemi legati alla comunicazione delle previsioni e all’impatto del meteo su vari aspetti della vita. Per presentare gli enti istituzionali , le aziende e le associazioni che operano nel settore.
Per rispondere alle curiosità dei ragazzi: nel corso della manifestazione ci saranno infatti anche dei laboratori sulla pressione atmosferica, la pioggia e il vento.
Sarà inoltre effettuata una diretta dall’Antartide con il gruppo impegnato nella stazione di ricerca Concordia e si potranno visitare la mostra «Cronaca Bianca – Foto della nevicata dell’85» e la stazione meteorologica storica di Rovereto.
 
Il Festivalmeteorologia è promosso dall’Università di Trento (in particolare dal gruppo di ricerca di Fisica dell’atmosfera del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica) con il Comune di Rovereto, in collaborazione con Aeronautica militare, Associazione geofisica italiana, Consorzio interuniversitario nazionale per la fisica delle atmosfere e delle idrosfere CINFAI, Consiglio nazionale delle ricerche, Fondazione Museo Civico di Rovereto, MaRT Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e Meteotrentino e con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento e il supporto di centro Epson Meteo ed ENAV.
Le conferenze si terranno oggi (venerdì 16 ottobre) e domani (sabato 17 ottobre) all’auditorium Melotti (corso Bettini, 43), dalle 9 e per tutte le due giornate.
 
 
 
 Altre iniziative in programma 
Tavola rotonda: «Quale futuro per la meteorologia in Italia?», oggi (venerdì 16 ottobre) alle 21 all’auditorium Melotti.
Laboratori didattici: «Anche l’aria pesa», «Senti come piove», «Calma, brezza, tempesta», «Il tempo e il clima» oggi (venerdì 16 ottobre) dalle 8.30 alle 16 e domani (sabato 17 ottobre) dalle 8.30 alle 12 a Palazzo Piomarta (corso Bettini, 84).
Seminari a palazzo Piomarta (corso Bettini, 84): «L’offerta meteorologica italiana» oggi (venerdì 16 ottobre) alle 15; «Come guadagnare con previsioni meteorologiche incerte» oggi (venerdì 16) alle 16.30 e domani (sabato 17) ore 14.30; «Elementi di meteorologia alpina» domani (sabato 17 ottobre) alle 9.
 
Area espositiva: enti istituzionali all’auditorium Melotti; aziende e associazioni a palazzo Piomarta (Rovereto - Corso Bettini, 84) venerdì 16 ottobre e sabato 17, dalle 9 alle 18. Sabato 17 inoltre aziende (dalle 10.30 alle 13) e associazioni (dalle 14 alle 16) avranno l’occasione di presentarsi direttamente al pubblico in incontri a palazzo Piomarta.
«Diretta dall’Antartide. La stazione di ricerca Concordia si presenta»: sabato 17 alle 13.30 a palazzo Piomarta.
Esposizioni nella Biblioteca Civica di Rovereto (corso Bettini, 43): venerdì 16 ottobre e sabato 17 (dalle 9 alle 22): mostra «Cronaca Bianca – Foto della nevicata dell’85» e la stazione meteorologica storica di Rovereto
Programma e altre informazioni sono disponibili sul sito: http://www.festivalmeteorologia.it

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