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Arrivano a Rovereto le ceneri di Gabriella Unterstainer

Grazie a lei e al marito Tino Portinaro, scomparso poche settimane prima di lei, la città di Rovereto si è arricchita con tesori culturali inestimabili

È morta a poche settimane dal marito con il quale è stata artefice di importanti donazioni alla città di Rovereto.
Arrivano venerdì 29 gennaio 2016 alle ore 11.30 le ceneri di Gabriella Untersteiner: saranno tumulate nella tomba di famiglia al cimitero di San Marco a Rovereto.
Solo poche settimane fa alla presenza dei rappresentanti del Museo Civico di Rovereto erano state accolte le ceneri del marito Agostino Portinaro.
 
Gabriella Untersteiner Portinaro, scomparsa a 83 anni a Milano, è stata una colonna del Liceo G. Berchet di Milano dove ha insegnato italiano e latino per decenni.
Era lo stesso liceo dove aveva insegnato il padre, il grande grecista Mario Untersteiner: uno dei pochi docenti che coraggiosamente aveva rifiutato di iscriversi al partito fascista, e perciò era poi stato nominato preside dal Cln subito dopo la Liberazione.
Proprio al Berchet, giovanissimo docente, Mario Untersteiner aveva conosciuto sua moglie Linda Candia, allora sua studentessa e sorella di Marcello Candia, missionario laico per il quale è in corso una causa di beatificazione (Papa Francesco l’ha proclamato Venerabile nel 2014 per le sue opere di carità).
 
Gabriella Untersteiner ha seguito dunque le orme dei genitori. Con la sua competenza, la sua signorilità, la sua innata eleganza, l’amore per il suo lavoro ha formato generazioni di studenti milanesi. I suoi ex allievi andavano a trovarla nella casa milanese di via Lazzaro Papi, che era stata di suo padre, ed era tappezzata dai libri della sterminata biblioteca di Mario Untersteiner.
È quella stessa biblioteca che, alcuni anni fa, Gabriella e sua madre Linda hanno voluto generosamente donare alla Biblioteca civica G. Tartarotti di Rovereto, rifiutando altre e più vantaggiose offerte di molte istituzioni culturali italiane.
La Biblioteca si è impegnata, insieme all’Università di Trento, nella valorizzazione del lascito di Untersteiner, con iniziative di ricerca e di divulgazione.
 
Della memoria del padre, Gabriella è sempre stata custode intelligente e attenta.
Non ha mai voluto che l’eredità di Mario Untersteiner, studioso laico e aperto, diventasse un monumento intangibile.
Ha anzi insistito che i libri e le carte inedite di Untersteiner, oggi conservati a Rovereto, fossero il seme per nuove ricerche, aperte a una dimensione nazionale e internazionale.
Gabriella ha sempre sostenuto, con il suo affetto, i suoi consigli e la sua presenza le iniziative realizzate nell'ambito del Seminario permanente Mario Untersteiner, promosse dalla Biblioteca civica di Rovereto e coordinate dal prof. Giorgio Ieranò (Università di Trento), iniziative che hanno visto negli ultimi anni la partecipazione di grandi studiosi e uomini di cultura non solo italiani. Intanto ha continuato, come presidente dell’Associazione degli ex studenti del Liceo Berchet, la sua attività culturale a Milano.
 
Grazie a lei e al marito Tino Portinaro, scomparso poche settimane prima di lei, che ha invece donato al Museo civico la sua preziosissima collezione archeologica alla quale è stata dedicata una intera sala espositiva, la città di Rovereto si è arricchita con tesori culturali inestimabili.

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