I Negrita in concerto al Palasport di Rovereto
Oltre mille i biglietti già staccati per il concerto del 3 aprile
Sono oltre mille i biglietti già venduti per il concerto dei Negrita del 3 aprile al Palasport di Rovereto.
I Negrita sono tornati sui palchi italiani per il loro «Tour nei Club» che prevede anche questa tappa in Trentino.
Un appuntamento organizzato da Fiabamusic insieme a Livenation in collaborazione con il Comune di Rovereto con i biglietti in prevendita nel circuito di Primiallaprima e Ticketone.
Dopo otto arene gremite durante la scorsa primavera e un lungo tour estivo che ha percorso tutto lo stivale, i Negrita tornano on the road! La rock band toscana, infatti, ha scelto di esibirsi, dallo scorso febbraio, in diciotto date nei più rinomati club italiani,
È la stessa band toscana guidata da Pau a raccontare la genesi di questa decisione che la porta dopo dodici anni a suonare nei club.
«Si, è vero. Negli ultimi anni ci siamo tolti molte soddisfazioni. Abbiamo suonato in Palasport, Arene all’aperto, acustici nei Teatri, Musical, e pure in 5 o 6 tour all’estero. Non male per una band italiana che vive la sua maturità nel bel mezzo di due crisi mostruose: una discografica e l’altra economica globale.
«Noi siamo abituati a guardare avanti. E avanti andremo. Ma indietro? Indietro c’è il romanticismo. Se facciamo un’analisi al netto delle ambizioni, le centinaia di concerti degli inizi, fatti nei locali di tutta Italia, rimangono un tatuaggio indelebile.
«La pressione sonora e umana nei club è ineguagliabile. La condensa che scende giù dalle pareti, il sudore che libera voglia di vita mentre i tuoi pori assorbono altre energie pure, è come benzina super per una band.E il nostro sound ci ha sempre guadagnato.
«Se dovessero chiederci dov’è che un certo tipo di rock si esprime meglio, beh… la risposta sarebbe semplice.»
E la risposta è: nei club! Location dove i Negrita dichiarano di voler proporre una scaletta a dir poco dirompente.
«Non saranno serate riposanti. Non saranno concerti come gli altri.
«Recupereremo pezzi dal cilindro senza fondo della nostra storia. Stiamo elaborando una scaletta fatta di muscoli e distorsioni.
«Senza tregua. Che fate? Passate?»
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