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L’enigmatica Tosca in scena allo Zandonai il 24 aprile

Sabato 24 il melodramma in tre atti di Giacomo Puccini con un cast di giovani artisti

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Foto Gabriele Margon.
 
Sarà Tosca, una delle più belle e famose opere liriche musicate da Giacomo Puccini, ma anche una tra le più drammatiche, protagonista dell’edizione 2016 di Progetto Opera Rovereto, dal 20 al 24 aprile.
Anima e cuore del Festival è l'Associazione Euritmus, anche quest’anno impegnata con coraggio nella diffusione della musica e della cultura, considerato il momento di gravi difficoltà nel mondo della lirica (è di pochi giorni fa la notizia della Fondazione Arena di Verona in liquidazione e del licenziamento di tutti i dipendenti).
L'anno scorso, l'opera prima proposta del Barbiere di Siviglia, vide un terzo del pubblico proveniente dal Veneto dei quali un centinaio di appassionati proprio da Verona: il che indica che anche un piccolo teatro, come lo Zandonai di Rovereto, è in grado di offrire attrattiva ad alto livello culturale anche fuori dai confini locali.
Questo capolavoro, con i personaggi immortali di Tosca, Scarpia e Cavaradossi impegnati in arie e duetti tra i più vitali e sensuali del melodramma italiano, in quella Roma, nel giugno dell’Ottocento, quando la napoleonica Repubblica Romana è appena stata abolita e sono in corso rappresaglie nei confronti degli ex repubblicani.
 
Lo Stato Pontificio sta catturando i rappresentanti ed i sostenitori della Repubblica, le vite del pittore Mario Cavaradossi e della sua amante Tosca, incrociano Cesare Angelotti, patriota fuggito dalle carceri del Papa.
Sulle tracce del fuggiasco c'è il capo della polizia pontificia, barone Scampia che, innamorato di Tosca, approfitta della situazione per conquistare la donna.
L'opera drammatica finisce come deve finire una tragedia: muore il fuggiasco, muore il cattivo Scampia per mano di Tosca, muore il pittore ed infine muore Tosca suicida.
Al di là del suo inestimabile significato musicale, l’opera è quanto mai moderna e intrinseca di altri valori, parla di amore e di odio, di uguaglianza e di libertà, ma anche di debolezze umane.
 
Ad aprire il Festival Progetto Opera, come da tradizione, il concerto sinfonico, ospitato giovedì 21 aprile in via del tutto eccezionale sul Colle di Miravalle, al cospetto della Campana dei Caduti, dove l’Orchestra delle Alpi diretta dal maestro Shenka Luo suonerà musiche di Beethoven (la suggestiva sinfonia nr.3 detta l’Eroica) e di Tchaikowsky (overture 1821, che commemora la tentata invasione francese della Russia, e la conseguente devastante ritirata dell'armata di Napoleone. Fu un evento che segnò il 1812 come svolta delle guerre napoleoniche).
Quest’ultima opera, in particolare, è conosciuta per la sequenza di 11 colpi di cannone a salve a salve sulla base di quanto indicato nella partitura originale di Tchajkowsky, cosa che avverrà anche sul Colle di Miravalle, «combattuti» dai rintocchi della Campana Maria Dolens, che inneggiano alla pace ed alla fine delle bellicosità.
È dal 2005 che in tutto il mondo non viene fatta una esecuzione così (l'ultima volta in Australia).
Un omaggio ad ingresso gratuito (alle 19.45) alla città ed offerto dall’Oleifcio F.Costa di Trambileno, che festeggia quest’anno il 200° anniversario dalla fondazione.
 
Poi, l’evento più atteso quello di sabato 23, ovvero la messa in scena dell’opera lirica di Giacomo Puccini al Teatro Zandonai di Rovereto, per la regia di Luigi Orfeo, con la direzione artistica di Klaus Broz.
La direzione anche quest'anno è affidata al Maestro Lorenzo Tazzieri che si è già fatto apprezzare anche dai Roveretani più esigenti per la padronanza e la precisione del gesto musicale.
Degno di nota il cast di giovani artisti affiancati da nomi noti a livello nazionale ed internazionale come Maria Simona Chianchi nel ruolo di Tosca, Romolo Tisano (Cavaradossi), Otar Nakashidze (Scarpia), Enrico Marchesini (Angelotti) e il giovane trentino Simone Zuccatti, maestro del coro.
La giornata di venerdì 22 la si potrebbe definire il giorno di Tosca e della storia napoleonica, a cominciare dalla guida all'ascolto presso Palazzo Caritro alle 16.30: con Federica Fanizza che rivelerà delle interessantissime connessione storiche fra Rovereto e l'opera di Puccini, legate proprio al personaggio della Tosca che, sotto altro nome, ricalca il personaggio realmente esistito di una cantante veronese a cui Gotifredo Ferrari dedicò varie composizioni a Londra, alcune delle quali sono proprio quelle che Tosca canta nello spettacolo, in un gioco di metateatro davvero interessante.
 
Poi, al Castello di Rovereto alle 18.30 ci sarà la vista guidata alle armi ottocentesche e a seguire una conferenza sul periodo napoleonico.
Il tutto preceduto dalla visita guidata, dalle 16.30, ai torrioni e alle sale ottocentesche dell’antico maniero. In serata sarà proposto il Tortel di patate.
A seguire in centro storico dalle 20.00 appuntamento con il tortel di patate, piatto povero diffusosi in Europa con le crisi alimentari dovute alle invasioni napoleoniche, per poi proseguire con il concerto di marce militari risalenti a quel periodo.
Dedicati alle scuole sono gli spettacoli inclusi nel Festival e pensati come un unico ciclo di avvicinamento al periodo storico-culturale e di conseguenza all'opera lirica di Puccini.
Al Teatro del Liceo Rosmini di Rovereto, la mattina di giovedì 21 aprile (10.30) va in scena la rappresentazione rivisitata dell’opera, ma con gli stessi interpreti del cast integrale, mentre sabato 23 aprile prove generali aperte alle scolaresche dalle ore 10.00 al Teatro Zandonai di Rovereto.

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