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EDUCA: Dopo il successo, l'arrivederci alla prossima edizione

Esposti pratiche innovative, percorsi inediti su scuola, pratiche della partecipazione e nuove tecnologie, su scrittura e su politiche a sostegno della famiglia

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Grande partecipazione di pubblico per la VII edizione del festival dell'educazione che per tre giorni ha proposto a Rovereto incontri con ospiti di fama nazionale, laboratori per bambini e adulti, spettacoli e giochi.
Più di 60 appuntamenti dedicati a «Libertà e Regole» che hanno confermato una diffusa voglia di condividere le domande e le esperienze che ciascuno vive nel proprio quotidiano: in famiglia, a scuola, nel gioco e nello sport, nello studio e nel lavoro.
Un clima di entusiasmo che neppure la pioggia di oggi ha fermato e che ha coinvolto anche gli ospiti big.
Da Dacia Maraini a Maurizio Buscaglia, da Giole Dix a Giulio Giorello e Mario Tozzi; anche gli esperti appartenenti a discipline diverse, linguaggi e saperi differenti, invitatati a Rovereto per portare il frutto dei loro studi, si sono messi in gioco raccontando le proprie esperienza personali.

Con una sapiente libertà creativa, rompendo le regole tradizionali della musica e della letteratura, lo spettacolo degli Oblivion all'auditorium Melotti (anche questo tutto esaurito, come molti degli appuntamenti di questa edizione) ha concluso oggi in modo emblematico il festival dell'educazione.
«Entusiasmo e passione con uno sguardo al futuro, coltivando uno spirito critico sul presente, in un dialogo aperto che costruisce e ricostruisce: potrebbe essere questa la sintesi della VII edizione di EDUCA, – ha affermato Remo Job coordinatore scientifico del Comitato promotore della manifestazione. – Una manifestazione che ha portato a Rovereto ospiti di fama nazionale ma anche laboratori e spettacoli.
«In questi tre giorni sono stati rappresentati punti di vista differenti, sguardi e approcci innovativi perché nelle relazioni educative nulla è certo, immobile e definitivo. Tutto è ricerca e condivisione.»
 

 
E così sono state raccontate pratiche innovative, tracciati percorsi inediti - talvolta guardando anche agli insegnamenti dei grandi maestri del passato - sulla scuola, sulle pratiche della partecipazione, sulle nuove tecnologie, sulla scrittura e sulle politiche a sostegno della famiglia e sugli strumenti a favore della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
Il clima di entusiasmo, che neppure la pioggia di oggi ha fermato, ha coinvolto anche gli ospiti big: da Dacia Maraini a Massimo Recalcati, da Maurizio Buscaglia a Giulio Giorello, da Mario Tozzi a Giole Dix. Molti degli esperti appartenenti a discipline e saperi diverse, invitatati a Rovereto per portare il frutto dei loro studi, si sono, infatti, messi in gioco personalmente raccontando anche proprie esperienze private.
 
E così, tra gli altri, la scrittrice Dacia Maraini.
«Regole e precetti contano poco se non si hanno modelli positivi. Io ho avuto la fortuna di avere genitori molto aperti che mi hanno insegnato che ciò che conta è l'esempio.»
E ancora, l'allenatore della Dolomiti Energia Basket Trentino Maurizio Buscaglia, che ogni giorno dà regole a suoi giocatori in grado di regalare loro libertà.
«Le regole sono il modo per costruire gruppo e organizzazione di gioco, ma anche per permettere agli atleti di esprimere il loro talento al servizio degli obiettivi comuni.»
Anche Gioele Dix, in un Teatro Zandonai affollato, ha arricchito con aneddoti personali sulla relazione con il proprio padre, l'intensa lettura dell'Odissea e del rapporto tra Ulisse e Telemaco.
 
«Ci ha fatto piacere – ha sottolineato Job – vedere sale piene di persone venute a Rovereto per ascoltare gli ospiti di fama nazionale, ma credo che la ricchezza di EDUCA si manifesti anche nella intensa partecipazione e nei dibattiti che abbiamo registrato nei laboratori più raccolti, alcuni su esperienze di nicchia davvero innovative e particolari come quella sulla pedagogia dell'hip hop.
«Bambini e ragazzi, giovani e adulti hanno dimostrato che c'è desiderio di confronto, di mettere in comune domande ed esperienze su un tema, quello educativo, fondamentale per la crescita individuale e per il benessere e la coesione della comunità.»
«Quest'anno – ha concluso Remo Job – il festival è stato ancora più ricco grazie all'apporto di nuovi partner, istituzionali e non, che hanno affiancato la Provincia autonoma di Trento, l'Università degli Studi di Trento, il Comune di Rovereto che promuovono il festival organizzato da Con.Solida.
«Partner come Cooperazione Trentina, Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Franco Demarchi, Iprase, Itas e le Casse Rrurali trentine.
«Con loro cominceremo, se non da domani da subito dopo, a preparare le prossima edizione che si terrà dal 7 al 9 aprile 2017.»

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