Il 25 aprile gli studenti di Rovereto raccontano
Tra le Iniziative in programma, «Storie di vite e sofferenze di chi seppe dire di no»
Mario Cossali, Nives Merighi, Maurizio Tomazzoni, Enrica Zandonai, Mara Rossi e Armando Luzzi.
«Il 25 aprile rappresenta la nostra storia, la storia di coloro che hanno lottato per la libertà e la Costituzione.»
Con queste parole la vicepresidente della Comunità della Vallagarina Enrica Zandonai ha aperto l'incontro di presentazione delle iniziative programmate per il 25 aprile a Rovereto.
Con lei erano presenti l'assessore alla cultura del Comune di Rovereto Maurizio Tomazzoni, il vicepresidente provinciale Anpi (Associazione nazione partigiani d'Italia) Mario Cossali, la presidente della sezione Anpi locale Mara Rossi insieme con Nives Merighi e Armando Luzzi per il Laboratorio di storia roveretano.
Questo è il quinto anno che Anpi insieme al Laboratorio di storia organizza «Fermata 25 aprile».
Lo spettacolo realizzato quest'anno insieme al laboratorio teatrale studentesco di Rovereto si terrà lunedì 25 aprile nel cortile retrostante ex Scuole Elementari «D. Chiesa» via Roma, ore 15. Il titolo è «Resistenti»: ragazze e ragazzi raccontano vite e sofferenze di donne e uomini che seppero dire NO.
Si tratta di un approccio innovativo. Come ha spiegato Mara Rossi, per raccontare la resistenza che non è solo quella della storia ma anche quella dell'oggi.
I giovani metteranno in scena spezzoni di vita di alcuni personaggi che seppero dire di no, come Tina Merlin, Johann Wilhelm Trollmann, Mario Springa, Tina e Giovanni Lorenzoni, Renato Gasperini e Fausto Gerola. La regia è di Michele Comite.
L'ingresso è libero e a chi parteciperà verrà donato un piccolo opuscolo con la storia dei personaggi messi in scena.
Da tutti è venuto il monito alla memoria, perchè ricordare è un dovere soprattutto rivolto alle giovani generazioni che non hanno vissuto eventi tragici come le guerre.
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