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Trentino Sviluppo, nuovo accordo con Texbond

La Provincia ha concluso con il nuovo assetto societario un’ulteriore intesa che farà di Rovereto il punto di riferimento internazionale per la ricerca e l’innovazione

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Texbond rilancia la propria presenza in Trentino. L’azienda, nata a Rovereto quasi trent’anni fa, specializzata nella produzione di «tessuto non tessuto» per l’igiene, l’agricoltura, l’automotive ma anche edilizia, arredamento e medicale, nel luglio scorso aveva creato i presupposti per il grande passo verso i mercati internazionali, con l’acquisizione di una partecipazione di controllo in Texbond da parte di H.I.G. Capital, fondo del «private equity» con sede a Miami, negli Stati Uniti, ed oltre 18 miliardi di euro di capitali gestiti.
Alla luce di queste novità la Provincia autonoma di Trento ha chiamato attorno al tavolo il nuovo assetto societario avviando un percorso condiviso che ha portato oggi, lunedì 24 ottobre, alla firma da parte del vicepresidente della Provincia di Trento e del consigliere delegato di Trentino Sviluppo di un nuovo accordo che mira a fare di Rovereto il centro propulsivo di un gruppo divenuto nel frattempo di livello internazionale.
Con l’obiettivo di aumentare la competitività, rafforzare la presenza sui mercati internazionali, raddoppiare il fatturato ed assumere in prospettiva altri collaboratori, secondo un piano di investimenti mirati ed una rinnovata attenzione alle attività di ricerca e sviluppo che localizzeranno in Trentino un nucleo unitario e fondante.
Il protocollo d’intesa è stato sottoscritto, per la parte aziendale, dal presidente di Texbond Spa, Giuseppe Gaspari, e da Raffaele Legnani, presidente di Texbond Holding, società con sede a Milano, creata nell’ambito della partnership con H.I.G.
 
H.I.G. Capital è un attore di primo piano a livello mondiale nel settore del private equity e degli alternative assets, con oltre 18 miliardi di euro di capitale in gestione.
Il gruppo, specializzato nel fornire capitale e finanziamenti alle piccole e medie imprese, ha quartier generale a Miami, negli Stati Uniti, e sedi a New York, Boston, Chicago, Dallas, Los Angeles, San Francisco e Atlanta ma anche in Brasile, a Rio de Janeiro, e in Europa a Londra, Amburgo, Madrid, Milano, Parigi e, gestisce ad oggi oltre 100 aziende attive nei settori chimico, meccanico-aerospaziale, tecnologico, della grande distribuzione, con un fatturato complessivo di oltre 22 miliardi di euro.
Dopo l’acquisizione, nel luglio scorso, del controllo di Texbond, la proprietà americana ha ribadito la ferma intenzione di investire in Trentino, valutando molto positivamente i trascorsi che hanno legato l’azienda alle istituzioni locali: dall’operazione di locazione finanziaria con opzione al riacquisto siglata con Trentino Sviluppo nell’agosto 2010, passando per il progetto di ricerca di circa 2 milioni di euro cofinanziato dalla Provincia di Trento e finalizzato alla produzione di una nuova membrana isolante per l’edilizia.
L’accordo. Con la sottoscrizione, oggi, del protocollo d’intesa, le parti si danno reciprocamente atto delle finalità sottese all’operazione promossa e conclusa da HIG, che mira alla crescita e allo sviluppo aziendale di Texbond, presso la cui sede a Rovereto saranno consolidate le attività attualmente presenti e rafforzate la ricerca e sviluppo, progettazione, prototipazione e produzione, controllo di gestione e commerciali.


 
Texbond, in base al piano industriale presentato alla Provincia, si impegna a consolidare ed in prospettiva accrescere l’occupazione presso lo stabilimento di Rovereto, attualmente pari a 64 dipendenti, sia per quanto concerne le unità dedicate alla ricerca e sviluppo, sia per quanto riguarda la piattaforma produttiva.
Si impegna inoltre a consolidare ed accrescere la filiera dell’indotto generato sul territorio trentino, valorizzando al meglio le competenze, le opportunità e le abilità delle imprese del territorio provinciale, supportata in questo da Trentino Sviluppo che affiancherà Texbond nell’individuazione e selezione di potenziali nuovi partner o fornitori.
La Provincia, tramite Trentino Sviluppo, qualora i piani di sviluppo di Texbond lo richiedessero, valuterà come supportare l’azienda nelle strategie di ampliamento della propria capacità produttiva, anche attraverso la messa a disposizione di nuove aree produttive.
L’azienda. Texbond è stata costituita nel 1988 ed è operativa sul territorio trentino come società per azioni dal novembre 1990.
 
Dalle tre linee di produzione ad oggi operative presso lo stabilimento Texbond di Rovereto escono bobine di «tessuto non tessuto» in polipropilene, destinato prevalentemente al settore igienico.
Nell’impianto di via Fornaci con la tecnologia «spunbonding» (filatura-termocoesione) il polimero viene riscaldato, fuso ed estruso in una filiera; i singoli fili vengono quindi adagiati su un nastro ed avviati verso il processo di coesione del velo con un riscaldamento e successiva calandratura.
Un processo di lavorazione che ha la caratteristica di non produrre alcun tipo di rifiuto liquido, solido o gassoso.
Il «tessuto non tessuto» così prodotto viene utilizzato dall’industria di trasformazione per la produzione di pannolini per bambini, assorbenti, prodotti per l’incontinenza, panni in genere, ma anche salviette e biancheria intima monouso.
 
Ma i prodotti realizzati da Texbond possono trovare impiego nelle più svariate attività industriali, dall’arredamento (fodere, tendaggi) al settore automobilistico (filtri, tessuti decorativi per l’abitacolo, etc.), dall’agricoltura (tessuti per la pacciamatura) fino al settore medicale (camici, cuffie e mascherine chirurgiche, spugne, cerotti a rilascio graduale, etc.).
Negli anni recenti Texbond ha realizzato numerosi investimenti (immobili, macchinari, linee di produzione) che le hanno permesso di acquisire importanti clienti, collocabili nella catena di fornitura di gruppi multinazionali.
Dopo Veneto e Lombardia i principali mercati per Texbond sono rappresentati da Germania, Francia, Benelux, Gran Bretagna, Spagna, ma l’azienda esporta anche in Grecia, Turchia, Tunisia, Portogallo, Svezia e Stati Uniti.
Una realtà industriale in espansione, con un potenziale di 20 mila tonnellate annue, ed un fatturato che oggi si aggira sui 40 milioni di euro.
Ma che ora, grazie anche alla partnership con H.I.G. Capital, potrebbe presto crescere in maniera significativa.

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