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Gread Elettronica, inaugurata la nuova sede hi-tech a Rovereto

Investiti oltre 7,7 milioni di euro grazie al supporto di Provincia e Trentino Sviluppo

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Ha messo in vetrina, all’ingresso della fabbrica, quello che le altre aziende nascondono: il cervello tecnologico, i server.
Un andirivieni intermittente di spie blu che scandiscono le pulsazioni del vero e proprio cuore dell’impresa.
Si presenta così la nuova sede di Gread Elettronica a Rovereto, inaugurata oggi, lunedì 14 novembre, alla presenza del vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, del vicepresidente nazionale di Confindustria con delega alla Politica Industriale Giulio Pedrollo e del presidente di Trentino Sviluppo Flavio Tosi.
Un nuovo stabilimento di 5.500 metri quadrati di superficie per il quale l’azienda ha investito oltre 6,5 milioni di euro nell’ immobile e 1,2 milioni di euro in attrezzature tecnologiche.
 
Con il supporto della Provincia di Trento che, tramite Trentino Sviluppo, nel dicembre 2013 ha parzialmente finanziato l’operazione con un leasing immobiliare di 5,8 milioni di euro.
Soddisfatto l’amministratore delegato Luciano Ercolani che ricorda l’avvio dell’attività a metà degli anni Ottanta dentro il BIC di Rovereto: «Senza quel passo fondamentale ed il sostegno di Trentino Sviluppo oggi Gread non sarebbe arrivata a questo punto.»
Ottimi i fondamentali economici, con un fatturato che a fine 2016 sfiorerà i 19 milioni di euro, 10% in più sull’anno precedente ed un incremento del 30% rispetto a cinque anni fa.
Anche il numero di dipendenti è cresciuto, dai 77 occupati del 2012 agli 88 attuali.
 

 
«Si è avverato un sogno – ha sottolineato con un pizzico di commozione Luciano Ercolani, amministratore delegato di Gread – andando oltre quanto avevamo immaginato. Grazie a Trentino Sviluppo, il cui apporto è stato fondamentale per darci la tranquillità necessaria per investire e per continuare a crescere un passo dopo l’altro. Grazie a tutti i collaboratori che con le loro competenze ed abilità rappresentano il vero patrimonio di questa azienda.»
«Un progetto straordinario – ha commentato il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento – modello virtuoso di incontro tra l’insostituibile ruolo dell’imprenditore e delle politiche pubbliche che si rivelano strumenti efficaci in grado di far lievitare gli investimenti privati, creando occupazione qualificata ed indotto economico sul territorio.»
«La parabola ideale di un’azienda – osserva Flavio Tosi, presidente di Trentino Sviluppo – che nasce in un garage, muove i primi passi dentro l’incubatore d’impresa, cresce a tal punto da aver bisogno di una sede più ampia, esce dal BIC ma può ancora contare sul supporto delle politiche pubbliche che rendono possibile anche questo ulteriore investimento. È anche la prova che Polo Meccatronica rappresenta un progetto di ampio raggio che non si esaurisce dentro il perimetro di via Zeni, alimentando un distretto produttivo che sta crescendo in qualità e quantità sull’intero territorio provinciale.»
«Non c’è dubbio – ha ribadito Giulio Pedrollo, vicepresidente nazionale di Confindustria con delega alle Politiche Industriali e membro della Cabina di regia istituita dal Governo nell’ambito del Piano Industria 4.0 – che il concetto di fabbrica intelligente è la medicina in grado di risollevare le sorti della manifattura italiana, rilanciando il made in Italy nel mondo. Come? Restituendo produttività alle nostre fabbriche, facendole lavorare in rete, creando connessioni ad ogni livello con il mondo della formazione, tutelando il nostro prodotto da contraffazioni, contrastando la corruzione, ridando a velocità a questo Paese.»
 

 
Una parabola significativa, quella di Gread, nata nel 1985 dall’iniziativa di otto ex dipendenti Grundig.
Nel 1988 l’insediamento dentro un primo modulo di 400 metri quadrati messo a disposizione da Trentino Sviluppo nell’incubatore d’impresa di via Zeni a Rovereto.
Sei anni dopo, nel 1994, al fine di ricapitalizzare la società e metterla nelle condizioni di sostenere nuovi investimenti, Tecnofin Trentina Spa entra nella compagine societaria con una quota di circa il 35%.
Successivamente l’attività è cresciuta, la partecipazione pubblica è «rientrata» e gli spazi dentro il Polo Tecnologico sono lievitati fino ad occupare 4.400 metri quadrati, a tal punto che nel 2013 l’azienda ha avvertito l’esigenza di potersi ampliare ulteriormente dentro una nuova sede di proprietà, ricavata peraltro ristrutturando in modo importante un immobile produttivo resosi disponibile a seguito di una crisi industriale che aveva portato alla chiusura un’altra storica azienda di Rovereto.
 
Anche in questo importante passaggio è stata «assistita» da Trentino Sviluppo, che nel dicembre 2013 ha concesso all’azienda un prestito, sotto forma di un leasing immobiliare del valore di 5,8 milioni di euro, anticipando a Gread buona parte della liquidità necessaria per sostenere l’importante investimento.
La nuova sede Gread è in viale Caproni 13, nel cuore della zona industriale di Rovereto, di fronte allo stabilimento Luxottica.
Per realizzarla sono stati necessari 24 mesi di lavori, 22 ditte impegnate (il 60% delle quali trentine) ed un investimento complessivo che alla fine supera i 7,7 milioni di euro.
I 5.500 metri quadri complessivi ospitano uffici amministrativi e dedicati alle vendite, un laboratorio di progettazione elettronica e sviluppo firmware, un punto vendita servizi informatici, i reparti di sviluppo software, produzione assemblaggio schede, una linea automatica di montaggio componenti e gli spazi dedicati al ristoro degli operari e persino una palestra per il tempo libero del personale occupato.
 

 
Le linee di montaggio di componenti elettronici, saldatura, collaudo e ispezione ottica sono di ultima generazione.
Nei nuovi spazi Gread progetta e sviluppa prodotti per diverse tipologie di applicazioni: dalle schede di potenza agli inverter, schede di comunicazione wireless, alimentatori, schede per led, domotica, termoregolazioni, water meter, controllo cannoni neve, schede controllo digitale per alternatori, etc.
Due le divisioni in cui si articola Gread, che lavorano principalmente su commessa, con prodotti quindi «sartoriali» e ad elevato valore aggiunto.
La Divisione elettronica si occupa della progettazione e produzione di apparecchiature elettroniche e schede per l’automazione industriale mentre alla Divisione informatica afferiscono la commercializzazione, installazione e assistenza tecnica di prodotti informatici hardware e software, l’installazione reti e lo sviluppo software di gestione aziendale, sistemi di videosorveglianza.
 
Il 4% circa del fatturato viene ogni anno reinvestito da Gread nelle attività di ricerca e sviluppo, alle quali sono destinati 7 tecnici dedicati e che attualmente riguardano i settori delle trasmissioni dati radio, inverter per applicazioni nel campo delle energie alternative, sistemi per l’illuminazione a led e apparecchiature per la gestione di macchine per l’innevamento artificiale.
L’attuale compagine sociale di Gread Elettronica è guidata dai due soci attivi in azienda, Luciano Ercolani, presidente e amministratore delegato, ed Andrea Toss, responsabile del reparto ricerca e sviluppo, che assieme detengono il 54% del capitale sociale.
Il 40% del capitale di Gread è stato acquisito (nel 2011) dalla Pedrollo Spa, importante gruppo industriale di Verona (160 milioni di fatturato, 460 dipendenti) con sede a San Bonifacio e che opera nel settore delle elettropompe.
Operazione finalizzata non tanto alla necessità finanziaria quanto alla logica di entrare a far parte di un gruppo che potesse garantire solidità nell’affrontare le tematiche di un mercato in continua evoluzione.
 

 
Cresce a ritmo costante l’attività di Gread, come dimostra la progressione del fatturato: 14,5 milioni di euro nel 2012, 14,7 milioni nel 2013, 16 milioni nel 2014, 17,7 milioni nel 2015 fino ad arrivare ai 19 milioni attesi per fine anno.
L’organico della società è aumentato negli ultimi sei anni da 70 dipendenti nel 2010, a 77 nel 2012 fino agli attuali 88 occupati nello stabilimento di Rovereto, prevalentemente dipendenti con diploma o laurea e con una significativa presenza femminile (50% dell’occupazione totale).
Significativa, la vicenda di Gread, lo è anche rispetto al tema della parziale delocalizzazione in un stabilimento produttivo all’estero.
Agli 88 dipendenti occupati a Rovereto, infatti, si aggiungono le 120 persone che lavorano presso la partecipata rumena Ergad Technology, costituita nel 2001 nella cittadina di Arad, nella regione della Crisana, nell’ovest della Romania, può contare su uno stabilimento produttivo di 5 mila metri quadrati, anch’esso recentemente ampliato, dove si assemblano schede elettroniche e si effettuano prevalentemente lavorazioni per conto di Gread.
 
In questa regione, a partire dai primi anni Duemila, si erano insediate parecchie industrie italiane del tessile e delle scarpe, successivamente la trasformazione industriale si è indirizzata verso la meccanica, l’elettronica, l’automotive, i cablaggi ed il settore del bianco.
«La Romania, con il suo basso costo del lavoro e la sua maggiore flessibilità, ci permette di mantenere e far crescere anche le nostre attività in Italia. Senza Arad non saremmo in grado di essere competitivi e non esisterebbe l’azienda di Rovereto», chiosa Luciano Ercolani.
Importante anche l’attenzione per il sociale. Negli ultimi vent’anni Gread ha dedicato risorse economiche ed umane per la crescita della società sportiva Sacco San Giorgio, unica società nel comprensorio della Vallagarina ad avere tutte le categorie di calcio dai pulcini alla prima squadra, per finire con il calcio 5, per un totale di circa 250 iscritti.

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