«21 Km for peace» pensa già all’edizione 2018
Intanto Franco Frisinghelli ha consegnato il ricavato della corsa alle due associazioni di solidarietà che operano in Siria
Il reggente Alberto Robol, il presidente di Sev Franco Frisinghelli e Gaetano Turrini di Hope for Children.
Dopo il successo della prima edizione, che lo scorso 10 giugno ha visto la partecipazione di oltre 700 partecipanti e 150 volontari, la «21km for peace», la mezza maratona della pace di Rovereto, pensa già al 2018.
Ieri presso la Campana dei Caduti gli organizzatori di Sev (Servizi Eventi Volontari) hanno consegnato parte del ricavato della corsa alle due associazioni umanitarie che operano in Siria, la Pro Terra Sancta e Hope-Speranza for Children.
«Siamo soddisfatti per questa prima edizione. Una bellissima esperienza che ha saputo emozionare e centrare il suo principale obiettivo, quello di aiutare il popolo siriano martoriato dalla guerra.
«La partenza dalla Campana dei Caduti, con i cento rintocchi di Maria Dolens, è stata incredibile, da pelle d'oca per molti runner che ci hanno chiesto di ripetere la manifestazione anche il prossimo anno, – afferma il presidente di Sev Franco Frisinghelli, annunciando la seconda edizione. – Visto il grande interesse cresciuto attorno alla manifestazione la riproporremmo anche nel 2018, con qualche novità.
La consegna del ricavato che andrà a favore dei bambini di Aleppo.
«Innanzitutto – anticipa – tutti e tre i percorsi partiranno dalla Campana dei Caduti.
«Questa manifestazione ha lo spirito di una grande impresa.
«La pace non è una parola facile, è un impegno gravoso, richiede un supplemento di partecipazione, – sottolinea il reggente della Fondazione Opera Campana dei Caduti Alberto Robol. – Un grazie quindi alla 21 km for peace che ha saputo trasmettere a tutti l'idea di una pace movimentata e partecipata.»
Infine, la consegna del ricavato alle due associazioni di solidarietà che operano in Siria, la Pro Terra Sancta e Hope-Speranza for Children. Un aiuto concreto a sostegno di due progetti umanitari a favore dei bambini di Aleppo.
«Il vero significato dell'iniziativa è stato capito da tutti: sport e solidarietà assieme per un futuro di pace.
«Grazie a tutti, – conclude Gaetano Turrini, presidente dell'associazione Speranza-Hope for Children, spiegando che in Siria il costo della vita è un decimo di quello italiano. – Con 600 euro ad Aleppo è possibile sfamare 150 bambini orfani per un mese.»
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