Festival Oriente Occidente: apre la 37ª edizione
Mercoledì 30 il si apre con uno spettacolo in prima mondiale del coreografo Abou Lagraa che racconta come il corpo si esprime in un contesto multiculturale
WRECK @ Bertrand Nodet.
Silenzio in sala, si alza il sipario su Oriente Occidente: mercoledì 30 sarà inaugurata l’edizione 2017.
In programma, due spettacoli, un workshop e due mostre: si esordisce con una pluralità di voci e di linguaggi che annuncia dieci giorni intensi nei teatri e nelle vie della città.
Uno dei grandi protagonisti dell’apertura sarà Abou Lagraa, coreografo franco-algerino che animerà un workshop e porterà in scena al teatro Zandonai (20.30) il suo spettacolo, in prima mondiale, Wonderful One, con la Compagnie La Baraka.
Si cambia scenario per il secondo spettacolo della giornata, alle ore 22.00 in Piazza del Mart: Wreck - list of extinct species, di Pietro Marullo, con «Insiemi Irreali».
A partire da mercoledì 30 potranno essere visitate, fino al 10 settembre, la video installazione di Salvo Lombardo Reappearences, al Mart, e la mostra fotografica Toï Toï Toï, un omaggio a Pina Bausch realizzato da Ninni Romeo.
Corpi raccontati, desiderati e «inventati»: gli spettacoli di apertura
I giovani ballerini che parteciperanno al primo workshop organizzato al CID, Centro Internazionale della Danza incontreranno Abou Lagraa dalle 12 alle 14.
Il pubblico dovrà attendere qualche ora, quando alle 20.30 comparirà sul palco del teatro Lagonai, in compagnia della Compagnie La Baraka.
Tema del suo lavoro «Wonderful One», il corpo nella cultura musulmana e in quella laica, la sua percezione come oggetto del desiderio, ora sacralizzato, ora rifiutato.
Una prima mondiale, coprodotta dal Festival, con un duetto maschile e un trio femminile, cinque personaggi raccontati ed esplorati attraverso la fisicità.
Di tutt’altro genere lo spettacolo - coprodotto da Oriente Occidente - di Pietro Marullo e la Compagnia Insiemi Irreali, in piazza del Mart, anche questo una prima assoluta.
Appuntamento alle 22.00 con un progetto che unisce movimento e arti plastiche e indaga il tema del naufragio.
Al centro di Wreck - List Of Extinct Species, una soft sculpture, una bolla d’aria fluttuante nello spazio, che assume varie forme: a tratti sembra un enorme cuscino, o un mostro marino, un relitto di nave affondata o ancora, un polmone che respira.
Un’opera concettuale e immaginifica che suscita associazioni libere, fagocitando ed espellendo corpi.
Le mostre che aprono Oriente Occidente
Salvo Lombardo è uno dei «Residenti» speciali di Oriente Occidente, coreografi talentuosi che stanno seguendo un percorso comune con il Festival.
Da questo progetto condiviso nasce l’installazione Reappearances, inaugurata al Mart mercoledì 30 agosto, alle 17.00, e visitabile fino al 10 settembre.
Un lavoro che parte da un’indagine artistica sulla memoria emozionale e biografica. Salvo Lombardo ha mappato i racconti orali, i movimenti e i gesti di un gruppo di visitatori del Mart, trasformandoli in micronarrazioni che insieme compongono un affresco corale.
La mostra fotografica di Ninni Romeo, visitabile presso la Biblioteca civica, rende omaggio invece a Pina Bausch, una leggenda che prende forma attraverso le immagini.
«Toï Toï Toï» è un ritratto che prescinde dai compiacimenti estetici e giunge all’essenza della creatività, un nucleo apparentemente disordinato da cui scaturiscono, per vie misteriose, espressività e poesia, e in cui si percepisce il respiro irregolare della vita.
Ninni Romeo lavorò come assistente alle «ricerche sul campo» nelle produzioni italiane di Pina Bausch, cogliendo frammenti significativi di un’esistenza che si è fatta arte.
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