L’arte del naufragio, conferenza spettacolo di Duccio Canestrini
Alle ore 20-30 di martedì 19 dicembre, nella sala conferenze del Mart di Rovereto
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La Zattera della Medusa («Le radeau de la Méduse», 1819) è un grande quadro a olio ispirato a un fatto di cronaca drammaticamente attuale, il naufragio della nave francese Méduse al largo della costa della Mauritania, nel 1816.
Mentre il comandante incompetente, con il nuovo governatore del Senegal e tutti i notabili a bordo si salvarono su scialuppe ben equipaggiate, circa centocinquanta sciagurati vennero affidati alle onde su una grande zattera, ingovernabile, che andò alla deriva.
Dopo due settimane di fame, infortuni e abusi, sopravvissero in quindici. Tra essi vi fu chi scrisse la cronaca di quei giorni di disperazione, un dossier che suscitò enorme scalpore nella Francia della Restaurazione, dando vita a un caso politico.
Il giovane Théodore Géricault concepì una tela enorme, si documentò febbrilmente, interrogò i sopravvissuti, trafugò dall’obitorio cadaveri per dipingerli dal vero; si appassionò alla vicenda al punto che quasi impazzì, morendo poco dopo, a 33 anni.
La Zattera della Medusa, conservata al Louvre di Parigi, attira turisti da tutto il mondo e oggi rimane un'icona evocatrice e ancora molto simbolica.
La conferenza spettacolo dell’antropologo Duccio Canestrini oltre a raccontare i retroscena coloniali e i fatti storici che determinarono la composizione del quadro, presenta le caricature, le parodie, le ispirazioni, le derivazioni pittoriche, pubblicitarie, fumettistiche, cinematografiche e teatrali dell’opera.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
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